|
|
●●● ½
TOY STORY 3 T R A I L E R |
|||||||
"corroborante e nostalgico cocktail al sapore degli anni '80 andati" |
|
||||||||
Kevin Flynn creativo illuminato e idealista scompare ancora nel nulla lasciando la società da lui acquisita agli eredi fighetti del vecchio Dillinger. Il figlio del primo si da all'hackeraggio in memoria del padre, ma attirato nel vecchio laboratorio da un enigmatico messaggio ne subisce la stessa sorte finendo nel mondo virtuale... Cosa dire? TRON è stato uno dei film totem dell'infanzia di chiunque abbia vissuto l'adolescenza negli anni '80 e trovarsi di fronte a "Tron Legacy" dopo 28 anni è come scoperchiare un sarcofago vecchio millenni e trovarci dentro un giocattolo hi-tec che riconosci ma al tempo stesso ti stupisci di vederlo aggiornato all'ultima versione ("2puntoZERO" era il primo titolo caldeggiato). L'upgrade è riuscito e il tutto non si configura come un'operazione rispettosa e nostalgica ma fine a sé stessa. In un rimando continuato che coinvolge tutti i miti della fantascienza (il manubrio digitale della moto erroneamente brandito come fosse una spada laser dei Jedi, ma anche il tavolo e le sedie in stile rococò in ambiente bianco-tecnologico alla "2001", look e griffe alla "Blade Runner") si replicherà in versione aggiornata al gioco del frisbee nelle arene, nel motolabirinto ("giocato" a livello maggiore di difficoltà) con in più l'introduzione ex-novo di una formula Uno e di mezzi volanti affiancati alla vetusta "vela solare". Funzionale la partitura vintage dei Daft Punk che guarda a Jarre, Moroder, Allan Parson Project, Vangelis, John Carpenter. La trama che vuole uniti padre e figlio per salvaguardare l'ultima ISO (forma di intelligenza artificiale con gli occhi in widescreen) e impedire a "Clu" (il programma corrotto) di sfondare nel mondo reale riportano a una mitologia di stampo matrixiano, acquistando spessore strada facendo. Jeff Bridges in vesti divine contrapposto alla nemesi ringiovanita al computer aggiunge aroma al corroborante e nostalgico cocktail al sapore degli anni '80 andati. [FB] |
|||||||||
[ID] di J. KOSINSKI, CON K. URBAN, J. BRIDGES, O. WILDE, FANTASCIENZA, USA, 2010, 120', 2.35:1 |