F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA DOLCE VITA
TUTTI A CASA
SPARTACUS
L'UOMO CHE VISSE NEL FUTURO
PSYCHO
L'AVVENTURA
LA MASCHERA DEL DEMONIO
AUDACE COLPO DEI SOLITI...
ROCCO E I SUOI FRATELLI
LA CIOCIARA
ADUA E LE COMPAGNE
IL BELL'ANTONIO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"uno degli ultimi grandi fim sul nostro passato bellico"

 

 

Ufficiale ipocrita e meschino (come tutti i graduati) si ritrova solo, con due soldati della sua compagnia e uno in licenza di un altra, nello sbandamento del "salto della quaglia" sul finire del secondo conflitto mondiale che ha visto l'Italia passare da alleato a nemico da deportare, con il re in fuga. Il viaggio sarà lungo... Classico post-neorealista, "Tutti a Casa" di Comencini è uno degli ultimi grandi film sul nostro passato bellico. La vicenda è molto equilibrata (sempre in bilico tra la commedia e il dramma) ed è dosato anche l'inserto sentimentale (nelle figure di Nino Castelnuovo e Carla Gravina: la situazione che li vedrà protagonisti della scena si cementerà nella memoria dello spettatore in maniera ben più pregnante del sopravvalutato film sull'Olocausto di Spielberg). Ritratto di una paese in ginocchio dalla guerra, ridotto in cenci e praticamente alla fame. L'assalto all'auto che trasportava un carico di farina dove il protagonista viaggiava con la "tigre" mangiatrice di uomini, è eloquente. Formalmente è un road movie, ottimamente dialogato, con un grande Sordi "serio", che qui fa il ritratto (si badi bene: NON la caricatura) di un italiano piccolo piccolo, celato dietro gli alti gradi, e messo a nudo in tutta la sua pochezza: arraffone, meschino, egoista e voltagabbana. Nella sequenza della cena con l'ufficiale americano c'è molta più politica di un qualunque pomposo pamplet: quando il cinema del nostro paese non si vergognava delle proprie male azioni, e anzi aveva il coraggio di fare pubblica ammenda. Completano: Martin Balsam (portato via dai fascisti del ricostituito partito fascista) doppiato in accento emiliano, Serge Reggiani (mancato mattatore del film maledetto di  Henry Cluzot) nel ruolo di "Ceccarelli", lo sfigato napoletano in licenza, che da "il lieto annuncio" al padre del protagonista, interpretato da Edoardo de Filippo, Eccetto la figura di Sordi, finalmente riscattato, finiranno tutti male. [FB]

 

DI L. COMENCINI, CON A. SORDI, S. REGGIANI, E. DE FILIPPO, COMMEDIA/DRAM, ITA, 1960, 117', 1.85:1