F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●

KILL LIST
LIVIDE
THE INNKEEPERS
THE WOMAN
RED STATE
LA VERITà NASCOSTA
MILLENIUM
WAKE WOOD
WRECKED
IL MISTERO DI ROOKFORD
THE MOTH DIARIES
TWIXT
111111
NON AVERE PAURA DEL BUIO
THE HUMAN CENTIPEDE 2

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"auspicabile che Coppola si dia ad altri generi"

 

 

Scrittore horror giunge senza idee in un paesetto di provincia americano dove l'evento più eclatante parrebbe il raduno annuale dei satanisti della domenica. Lo sceriffo, suo fan della prim'ora, gli suggerisce dove trarre spunto per un romanzo: all'obitorio è da poco giunto un cadavere molto particolare. Debitamente suggestionato, la notte sogna di una strana ragazzina, della stessa età di sua figlia morta in un incidente, la quale gli narra di un fattaccio del passato. La mattina apprende che non tutto il sogno era di fantasia... Francis Ford Coppola, dopo la prolissa e sopravvalutata trasposizione del  DRACULA DI BRAM STOKER  si conferma con "Twixt" inadatto al genere horror. Sul piano visivo, siamo dalle parti di  SIN CITY  del quale si valuterà importanza e influenze a babbo morto in virtù di una critica veloce di riflessi quando un bradipo in letargo. Un ultra-imbolsito Val Kilmer si divide pachidermicamente tra il piano reale e quello onirico, dove in una sorta di potpourri rivivono temi poeniani che sfiorano lo stesso personaggio protagonista (di battesimo, fa "Baltimore"!) e che culminano nell'apparizione dello stesso fantasma dello scrittore in veste apparente di un "Virgilio" ma anche di un(a) m(at)usa ispiratrice. Coppola azzecca qualche suggestione (la storia di 12 bimbi sepolti sotto il pavimento del motel) splitta lo schermo come neanche farebbe un de Palma in fregola, ma sbrodola inciampando nei troppi barocchismi che ormai paiono tristemente il marchio di fabbrica di un grande autore che tenta invano di riciclarsi. Se "Noi ci accompagnamo ai nostri fantasmi...", il vecchio Francis ha ancora il pallino per i vampiri. Prefinale molto mansoniano, e chiusa scorretta come si poteva temere. L'orrore è concentrato in pochi istanti che non bastano a preservare il lavoro dal kitsch e dalla noia. Coloro i quali ne parlarono bene (i "Notturniani", ndr) mi dovrebbero spiegare i motivi del loro entusiasmo... [FB]

 

[ID] di F. F. COPPOLA, con V. KILMER, B. DERN, E. FANNING, B. CHAPLIN, HORROR, USA, 2011, 88', 2.35:1