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●●● CULT
INCONTRI RAVVICINATI... COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"visto come antesignano del torture-porn è un discreto film dell'orrore" |
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Dopo Norimberga, si incontrano un ex aguzzino e una detenuta nei luoghi dov'era il lager: l'apatia sviluppata e l'ostentata indifferenza sviluppata come anticorpo l'avevano fatta prendere di mira dai carcerieri... "L'Ultima Orgia del III Reich" di Cesare Carnevari esordisce su un montaggio analogico dove il regista rivela un uso della mdp per nulla abbozzato, come si può desumere dagli scorrimenti laterali che ricordano Bertolucci. Seguono scorregge alla "Cicero" a suggello d'una carrellata di diapositive mostrate alla truppa svestita (!?) dove il comandante illustra una sequela di bestialità: la ragazza costretta alla dieta forzata che mangia dalla ciotola del cane mentre viene sodomizzata ("come l'animale, non si cura di ciò che avviene dietro a lei") o quella di madre e figlia che per aver supplicato di non venire divise sono legate assieme nude, l'una sull'altra e costrette ad un tragico "69" ("e così resteranno, sino alla morte!") sino all'imancabile coprofilia pasoliniana. Poi arriva l'agestapo nella persona di "Dagmar": cattiva+cattiva che offre in pasto ai cani le "detenute mestruate". Di esagerazione in esagerazione: dai deliri di un teorico che al pranzo degli ufficiali parla di un futuro di "ebrei trasformati in bistecche" al passaggio ai fatti con la detenuta cotta al vin brulé. Visto come antesignano dei "torture porn" è un discreto film dell'orrore che Rob Zombie non deve aver disdegnato nel suo backround esploitativo, stranamente non tedioso, con uno straccio di storia, varietà di location, scene disturbanti in accumulo (le ragazze fatte scivolare nude nella calce viva, la fellatio al revolver) spesso in blico sul ridicolo ma mai soccombente. Finale scontato, ma non alla prima realise. Protagonista una certa "Daniela Levy", in realtà l'esordiente Daniela Poggi, bonissima, nudissima e già antipaticissima, perfetto oggetto sessuale nelle mani dei pazzoidi. "Hai imparato ad amare la Vita, perché io ti ho insegnato a conoscere la Morte!". [FB] |
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di C. CARNEVARI, CON A. MICANTONI, D. POGGI, A. NEMOUR, HORR/DRAM/EROT, ITALIA, 1977, 95', 1.85:1 |