F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE RING
IN LINEA CON L'ASSASSINO
PANIC ROOM

MAY
INSOMNIA
28 GIORNI DOPO

SECOND NAME
CABIN FEVER
FEMME FATALE
SIGNS
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"fiction di Soavi, riuscita a metà, su uno degli omicidi seriali più micidiali che la storia ricordi"

 

 

Genova. Il corpo di una prostituta viene ritrovato in una calletta in riva al mar ligure: ha il volto coperto da un lenzuolo e reca una ferita mortale da arma da fuoco alla nuca. Un regolamento di conti? Non è quel che pensa il neo ispettore appena giunto da fuori; da una rapida indagine è certo di una cosa: si tratta di un serial killer che ha già ucciso almeno altre quattro volte con la medesima tipologia, e sempre di sabato... Quanto al mestiere di Michele Soavi non si dovrebbe discutere. Dopo l'ottima fiction dell'  UNO BIANCA  si replica a distanza di un anno con "Ultima Pallottola", liberamente ispirato alle gesta dell'assassino del treno Donato Bilancia, il cinquantenne (originario di Potenza) che a cavallo del 1998 uccide ben 17 persone, tra prostitute e gente comune scelta per più a caso tra gli ignari passeggeri della linea Genova-Toscana e Genova-Ventimiglia. Gli omicidi commessi nell'arco di appena sei mesi fecero di questo assassino seriali uno dei più micidiali che la storia processuale italiano ricordi. La fiction parte a mille, ma poi rallenta. Pare che Soavi non riesca a condurre a termine un buon lavoro senza scivolate sulla classica buccia di banana. Nella seconda deludente parte infatti si butta lì per lì, qualche stronzata indigeribile: un esame del DNA fatto "al volo", l'esame stesso che viene giudicato "non sufficiente" dalla procuratore, una donna (ma da quando in quando?! sappiamo bene che è finita all'ergastolo gente per una goccia di saliva!) la squadra del "capitano Riccadi" (il pessimo Scarpati, contrapposto all'ottimo Cecchi) alla quale si fa maggior spazio e i cui membri sembrano usciti da una puntata di "Distretto di Polizia" e l'errore di sceneggiatura che vede il capitano di cui sopra fingersi "uno qualunque" al bar quando sappiamo benissimo che il killer che lo sfidava direttamente lo conosceva bene, anche di volto. Errore tra l'altro ripetuto nella bisca clandestina. Peccato. [FB]

 

di M. SOAVI, CON N. G. SCARPATI, M. SOAVI, THRILLER/POLIZ, ITALIA, 2002, 2EP DI 90' CAD, 1.77:1