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Una grossa sfera luminosa atterra a Washington: una biologa entrerà in contatto con lo strano viaggiatore. Ogni anno c'è una pellicola eletta a bersaglio dalla critica ufficiale e internettiana per uno Spietato tiro al piccione. Nel 2008 è toccato a questo remake di "Ultimatum alla Terra" e devo dire, questa volta, l'obiettivo era quello giusto. Non ci troviamo dinanzi ad un film brutto, ma ad un innegabile fallimento: tanto regista e sceneggiatori si facevano pretenziosi quanto i risultati sono apparso insipidi. Prendiamo l'incipit. Tutto faceva ben sperare: un discreto climax, una certa velocità nell'evolversi della vicenda, l'atterraggio della sfera in Central Park e la comparsa del robot "Gorth" (miglior elemento del film, assieme ad una bellissima Jennifer Connely per la quale gli anni sembrano essersi fermati ai 24). Purtroppo, dall'entrata in scena di Keanu Reeves alias Klaatu, aka Neo, tutto perde consistenza e credibilità ad iniziare -spiace dirlo- proprio da lui: più che distaccato appare spaesato; più che razionale: incredulo. Forse anche a causa del suo personaggio che si muove non proprio coerentemente nel tessuto tramico, dando l'impressione che sia ben poco demiurgo quanto vittima egli stesso della situazione (e della sceneggiatura, ahimé). Per dirne una: non si capisce perché dovrebbe "accomodare" un telefono ad un bambino-spione che l'ha appena tradito denunciando alla centrale la presenza di un alieno in casa (e venendo "ovviamente" preso subito sul serio dalle autorità!). Giocatosi la credibilità, lo spettacolo -già zoppicante- convola verso un finale stiracchiato che consegna l'impressione che sia stato fatto solo tanto rumore per nulla. I momenti topici sono tutti nel trailer e da ultimo spiace ritrovare John Cleese e Kathy Bates in particine insignificanti. Il remake di un altro grande classico Shi-Fi come  LA GUERRA DEI MONDI  (pur con i suoi difetti) aveva avuto ben altra portata. [FB]

 

[ID] di S. DERRICKSON, CON K. REEVES E J. CONNELY, SHI-FI, USA, 2008, 100', 2.35:1, VOTO: 6