F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

●●

I PREDATORI DELL'ARCA...
LUPO MANNARO AMERICANO
1997 FUGA DA NEW YORK
SOGNI D'ORO
EXCALIBUR
POSSESSION
BRIVIDO CALDO
BLOW OUT
L'ULULATO
L'ALDILà
FITZCARRALDO
SCANNERS
LA CRUNA DELL'AGO
IL POSTINO SUONA SEMPRE...
FANTASMA D'AMORE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"nato in contemporanea con il film di Landis, che gli è superiore in tutto"

Noto volto televisivo fa da esca per la cattura di un maniaco. Salvata dall'intervento della polizia, la scampata preda resta però provata dal forte shock e le viene prescritto dal suo medico un periodo di riposo, che si prenderà però decisamente nel posto sbagliato: una specie di casa di cura in mezzo al bosco... Davvero non metto in dubbio che la costruzione della storia sia originale (si parte da un registra poliziesco e si scivola nell'horror) ma "L'Ululato", nato in contemporanea al magnifico capolavoro di Landis (che gli è superiore in tutto e per tutto) avente per tema la stessa figura del "lupo mannaro", è un film invecchiato molto male. Inoltre Joe Dante pare ancora incerto su quale strada prendere e qui si divide tra Brian de Palma (le musiche di Donaggio sono più che una dichiarazione d'intenti) e l'horror in uso ai contemporanei. Appare così quasi un film che parrebbe appartenere alla decade precedente. A poco servono i cammei di John Carradine (ridotto più che altro ad una macchietta) e di Roger Cormann (lo si vede entrare in una cabina telefonica). Rick Baker ha comunque fatto qui le prove generali per i make-up che sarebbero poi serviti per Landis, ma i casi sono due: o lavora svogliato, o usa materiale di recupero tant'è che una scena sarà risolta con un orrendo effetto di sovraimpressione animata in stile "cartoon". Dante arrischia qua e la qualche ideuzza interessante, mischiando licantropia e vampirismo, proponendo perciò una "donna lupa" (chiaramente: ninfomane) che si accoppia con il soggetto appena contagiato, ma non riesce a calare lo spettatore in un'atmosfera adeguatamente paurosa. Fu questo comunque l'anno dei lupi mannari, con Dante, Landis e... Nanni Moretti!. La Wallace, vista quattro anni prima nell'orrendo filmaccio di Wes Craven  LE COLLINE HANNO GLI OCCHI  pare poi inadeguata per un ruolo da protagonista. [FB]

[THE HOWLING] di J. DANTE, CON J. CARRADINE E D. WALLACE, HORROR, USA, 1981, 91', 1.85:1