F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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VIZIO DI FORMA
BIG EYES
MAPS TO THE STARS
BACK COUNTRY
COLD IN JULY
MAGIC IN THE MOONLIGHT
JERSEY BOYS
STORIE PAZZESCHE
LA ISLA MINIMA
FOX CATCHER
GRACE DI MONACO
LA TEORIA DEL TUTTO
THE ROVER
UNBROKEN
EXODUS DEI E RE
T R A I L E R
"Angelina Jolie dirige (!) un film ispirato ad un fatto reale, ma eccede nel... gibsonismo"
"Uno stupido italiano", come viene apostrofato da bambino, finisce con il coronare il suo personale successo distinguendosi ai giochi olimipici di Berlino facendo segnare il record del giro della pista. Poi, sarà chiamato ad andare in guerra e le cose per lui andranno appena appena un po' meno bene. Un calvario senza fine...! Il protagonista, che si legge (e lo testimoniano le fotografie sui titoli di cosa) realmente esistito, doveva avere una merda addosso niente male! "Una vita di gloria vale 1 minuto di dolore" gli viene detto, a mo' di profezia, e c'era da toccarsi le balle! L'epopea di Louis Zamperini, atleta olimpico ai giochi di Berlino, detentore di un record, rivive in una pellicola firmata (incredibile) dai fratelli Coen alla sceneggiatura, e girata da... Angelina Jolie. Ebbene sì, miss Tomb Raider si è messa dietro la mdp per una volta e il risultato lo vediamo tutti: un film lunghissimo che vorrebbe essere un biopic su "un eroe del nostro tempo" ma che rivela in fin dei conti delle pecche. Dapprima espone la giovinezza del protagonista e la scoperta del naturale talento, poi riesce a coinvolgere con un inatteso survival movie (sicuramente la parte riuscita) all'interno della confezione bellica, e infine finisce con il trascinare la figura all'interno di un campo di prigionia con un aguzzino (che lo bastone come un cane, e sulla faccia!) talmente odioso e cattivo da far sembra il Sutherland che tormentava il Leone/Stallone di "Sorvegliato Speciale" un baggiano inoffensivo. Angelina eccede nel... gibsonismo peggiore, dipingendo via via con tratti cristologici il nostro poveretto, facendogli anche portare la croce (nemmanco troppo simbolica) del sacrificio. Eccessivo, anche per la benevolenza che lo spettatore generalmente rivela verso le opere prime. Peccato, perché se non si esagerava, "Unbroken" non sarebbe stato affatto male, senza pure dire qualcosa di particolarmente nuovo. [FB]
[ID] di A. JOLIE, con J. 'O CONNELL. D. GLEESON, T. ISHIHARA, GUERRA, USA, 2014, 131', 2.35:1