F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
COMPLOTTO DI FAMIGLIA
FEBBRE DA CAVALLO
CARRIE
LA CASA DALLE FINESTRE...

L'INQUILINO DEL TERZO PIANO
IL PRESAGIO
BALLATA MACABRA
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IL MARATONETA
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IL CASANOVA
TUTTI GLI UOMINI DEL...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un filmetto reazionario e sconclusionato, dove i poliziotti sembrano i veri mariuoli"

 

 

Due cani sciolti, un biondino e uno moro, lavorano in una "squadra speciale" rincorrendo i delinquenti, non di rado gustiziandoli alla benemeglio appena agguantati. Pestano i piedi a un gangster che li prende di mira... Quando attaccano i titoli di "Uomini si Nasce Poliziotti si Muore" mi dico: ma questa voce è di Ray Lovelock. Con lui Marc Porel, doppiato in accento romanesco "de borgata".  C'è poi Adolfo Celi nel ruolo del loro "capo", Renato Salvatori nei consueti panni del cattivo ai quali si è abbonato dagli anni '70 in poi, e Franco Citti nel sequestratore doppiato da Amendola. E c'è pure la Dionisio, all'epoca legata sentimentalmente con il regista. Sì, sto parlando proprio di Ruggero Deodato: figura -quella del Ruggero- che ho sempre detestato intimamente per le orride violenze agli animali contenute nei suoi famigerati "cannibal-movies" e perpetrate a scopi filmici (la vera scopofilia in celluloide: da fare orrore a un Lenzi). Siamo qui in ambito poliziottesco e l'inizio si avverte subito la mano grossa: una bella ragazza, nell'atto di venire scippata della borsetta, viene uccisa da due ladri a bordo di una motocicletta. Due ragazzi aitanti che si scopriranno essere poliziotti, si gettano a capofitto all'inseguimento, senza risparmiarsi. Se le loro paiono più esibizioni da circo, di una lunghezza estenuante che vien da chiederti se l'intero film sia già lì. Poi vedi che Porel, raggiunto il fuggitivo, gli gira il collo di 90 gradi e allora capisci: siamo dalle parti della giustizia fai-da-te, e Deodato non sfugge alla tentazione di mostrare ancora il suo lato fastidiosamente destrorsoe la sua "squadra speciale" pare più una banda rivale dei malfattori, e i due protagonisti, culi secchi: due briganti. Picchieranno pure "Pierino"! Tutto si riduce ad un filmetto sconclusionato. Avete presente la sirena della volante della polizia ripresa dal tettino con l'auto in movimento che apriva i parodici con protagonista Franck Drebin? Roba di Deodato! [FB]

 

di R. DEODATO, CON R. LOVELOCK, M. POREL, A. CELI, S. DIONISIO, POLIZIESCO, ITALIA, 1976, 90', 1.85:1