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UNA VITA DIFFICILE
IL FEDERALE
LA CARICA DEI 101
IL VIGILE
CRIMEN
FANTASMI A ROMA
SUSPENSE
IL POZZO E IL PENDOLO
LO SPACCONE
COLAZIONE DA TIFFANY
ACCATTONE
I DUE VOLTI DELLA VENDETTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il pionierismo eroico degli intenti vince sulla povertà della messinscena"

 

 

Da un osservatorio su di un'isola dell'arcipelago greco alcuni scienziati scoprono nel sistema solare un nuovo pianeta, inspiegabilmente comparso dal nulla. Mentre la base terrestre su Marte è investita da una tempesta magnetica, alcune astronavi scampano al campo gravitazione dell'oscuro corpo celeste. Il prof più anziano che lo battezza come "lo Straniero"  sembra prevedere altri scenari, ma intanto il pianeta punta sulla Terra... Primo vero lavoro compiuto di Anthony Dawson, al secolo Antonio Margheriti, "Il Pianeta degli Uomini Spenti" proietta il mondo in celluloide (italiano!) oltre le frontiere dello spazio. Al di la degli evidenti limiti della messinscena (che prevede di tutto un po' quello che sarebbe arrivato nella premiata trilogia di George Lucas quindici anni dopo). Se si respira già l'atmosfera alla "Star Trek" con le astronavi dalle cloche luminose e con sottofondo estenuante e ipnotico di macchinari vari, Margheriti inserisce alcune situazioni a tutti gli effetti poco consone come quella della seduta spiritica che in una pellicola di sci-fi stride parecchio. Non mancano quelli che assurgeranno poi a cliché del genere: la storia d'amore, le ipotesi ipotizzate per scongiurare la catastrofe, poi quelle di esplorazione del pianeta (unico ambiente dal look visivo veramente accattivante) e infine le tattiche di guerriglia, oltre alle solenni frasi di circostanza ("anche se la Terra dovesse essere distrutta, la stupidità umana sarebbe in grado di sopravviverle"). Malauguratamente è quando si viene al dunque che le mire ambiziose sono vanificate da effetti a dir poco naif (le esplosioni sono disegnate sulla pellicola e si fa ampio ricorso a filmati di repertorio) e una pomposità immotivata nei dialoghi. Ma il pionierismo eroico degli intenti vince comunque sulla povertà della messinscena. Umberto Orsini sembra il comandante Kirk di "Star Trek", Claude Rains è credibile nel ruolo del prof geniale e canagliescamente misantropo. [FB]

 

DI A. MARGHERITI, CON U. ORSINI, C. RAINS, M. BRENT, G. GEMMA, FANTASCIENZA, ITA, 1961, 93', 1.85:1