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AMICI MIEI COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"il ritmo della narrazione è davvero troppo elegiaco" |
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Giocatore di biliardo rientra nel paesetto sul Lago Maggiore accolto dai vecchi amici, ricercando il calore umano che in giro ha perduto. Apprende che la contessa sua vecchia fiamma è rimasta vedova e che il marito sarebbe stato ucciso. Lei lo convince che l'assassino (non quello condannato a 25 anni di carcere) è ancora in circolazione e lui inizia a indagare, scoprendo che molti avevano un movente per farlo fuori... Dicono di lui che era "uno che il tavolo da biliardo, lo faceva parlare". L'ambientazione lacustre (Lago Maggiore, Arona) è piacevole, ma il ritmo della narrazione di questo sceneggiato televisivo è davvero troppo elegiaco: per consumare una battuta gli attori impiegano anche minuti. Ciò non è francamente accettabile, anche per i ritmi della televisione "d'una volta". Al centro della storia: l'uovo "come simbolo di paura e di morte", dal momento che il morto passò a miglior vita proprio a causa dell'uovo crudo con il quale soleva far colazione la mattina, un uovo imbottito al cianuro. Disinvolto Ferzetti, graziosa la Gaia Germani (chi la ricorda con Franco Fabrizi in "Gugliemo il Dentone" de "I Complessi"?) mentre Rada Rassimov recita in stato semi-catatonico declamando i dialoghi come stesse recitando Shakespeare. "Un Uomo Curioso", terzo film per la tv facente parte dei "Tre Enigmi", è sicuramente quello che si rivela il meno riuscito, inferiore a L'UOMO DEI VENTI e nettamente sotto al discreto L'UOMO DAGLI OCCHIALI A SPECCHIO Nel finale, invece che crescere, si sgonfia letteralmente con quel po' di interesse che si era creato [EVIDENZIA LO SPOILER] giungendo a dire che quel che si credeva un omicidio era un suicidio, mentre l'assassino del conte era un altro, il quale confesserà candidamente al protagonista la propria responsabilità. Musiche morriconiane di Filippo Trecca. Passaggio dialogico degno di nota: "Borelli, il ramo serio della famiglia". Nobless Oblige. [FB] |
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di C. TURZI, CON O. M. GUERRINI, M. MERIL, D. BIAGIONI, GIALLO, ITALIA, 1975, 2 EP di 60', 1.33:1 |