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INCONTRI RAVVICINATI... COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"Gregoretti fallisce la messinscena teatrale il cui presunto estro solleva dubbi d'ordine economico" |
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Il professor Pérsikov, docente di zoologia a Mosca e con la passione per rane e rospi, scopre che le uova di girini colpite da un raggio particolare di luce artificiale si moltiplicano a velocità vertiginosa verso una maturazione inarrestabile quanto imprevedibile. La situazione sfugge presto di mano allorché la nomenklatura pensa (male) di utilizzare l'invenzione al fine di ripopolare il pollame decimato dall'aviaria... Tratto da un romanzo di Michail Bulgakov che voleva essere un'allegoria del regime sovietico, "Uova Fatali" di Ugo Gregoretti consta di due puntate di poco meno di 50 minuti l'una, configurandosi probabilmente come il più ermetico sceneggiato della RAI che fu. Tutto o quasi poggia sulle spalle di Gastone Moschin: vecchio barbogio dal pessimo umore, tant'é che Alessandro Haber e Santo Versace non gli faranno che da spalla. Il regista fallisce la messa in scena teatrale a base di sperimentalismo spinto che vuole inserti in b/n (tratti dalla cinematografia di Dziga Vertov) fondali in cartapesta e modellini giocattolo: un presunto estro che fa nascere il sospetto che il tutto, più che voluto, sia stato piuttosto deciso da ristrettezze produttive. La messinscena che vorrebbe dottamente citare "Metropolis" di Lang si dimostra perciò estrosa sì, ma anche terribilmente caotica, producendo un sempre crescente sentore trash nello spettatore. La chioccia voce narrante dello stesso Gregoretti alla lunga è pedante nel suo leggere con piglio didattico i passaggi che si vogliono a margine, ed è un peccato perché la storia sarebbe affascinante. Per fare un ultimo esempio: i rettili di gomma per quanto rozzi avrebbero anche funzionato, ma illuminati a giorno resero assai meno di quanto chiunque altro avrebbe saputo fare anche solo armato di una torcia e di un set di mascherini colorati. Pertinenti le musiche di Fiorenzo Carpi, ma tutto il contorno induce presto all'assuefazione, e ala noia. [FB] |
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di U. GREGORETTI, CON G. MOSCHIN, S. VERSACE, A. HABER, FANTASY, ITALIA, 1977, 2 EP di 50', 1.33:1 |