F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½               TV

I SAW THE DEVIL
A SERBIAN FILM
BLACK SWAN
LA CASA MUDA
CHERRY TREE LANE
CON GLI OCCHI DELL'ASSASSINO
AMER
SHUTTER ISLAND
BURIED
THE TROLL HUNTER
VANISHING ON 7TH STREET
LA MEUTE
THE WARD
L'ULTIMO ESORCISMO
DEVIL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Brad Anderson torna a giocare con quel grande contenitore di paure che è il buio"

 

 

Durante un blackout simultaneo in tutte le città di tutti i paesi, chiunque sia stato sorpreso lontano da luci artificiali (accendini, torce elettriche, generatori) è sparito nel nulla lasciando sul posto i suoi vestiti a terra. Nel terzo giorno di buio, solo in quattro (uno speaker tv, una donna medico, un proiezionista e un negretto) riparano in un bar, dove il generatore va esaurendosi e ombre si levano tutt'intorno pronte a ghermirli... Brad Anderson torna in "Vanishing on 7th Street" a giocare con il buio dopo  SESSION 9  E' bene dire che la sfida di ambientare praticamente l'intero svolgimento della storia al buio (o almeno in presenza di scarsissima illuminazione) è almeno parzialmente vinta: il buio, quel grande contenitore di paure ("il sole sorge ancora, ma sempre più tardi e tramonta sempre più presto, e la gente... sparisce!") basta da solo a creare la giusta inquietudine e consegnare a fine visione quel retrogusto di terrore atavico croce-delizia degli appassionati del genere. Il plot prende vita dalle parti di quel  E VENNE IL GIORNO  dove Night (omen nomen) Shyamalan parlava anche lui di fine del mondo. Anderson è sì lontano dal folgorante esordio (che cita nella sequenza del tunnel percorso da John Lequizamo mentre le luci di emergenza di spengono una ad una in corrispondenza del buio che avanza) ma azzecca qualche scena giungendo ad un pre-finale [EVIDENZIA LO SPOILER] nella chiesa, di sicuro effetto. Anderson dimostra che si può ancora intrattenere per un'ora e mezza contando di un pugno di attori (ritroviamo quel Hayden Christensen forse -è il peggior difetto della pellicola- non ancora maturo nonostante l'apprendistato Jedi) e senza effetti speciali, lavorando solo sulle attese (che [EVIDENZIA LO SPOILER] resteranno tali) e suggestioni. Succede poco e la mancanza di risposte ("Croatoan", where is it?) indispettiscono, ma il giocattolo -almeno a tratti- funziona ancora. [FB]

 

[ID] di B. ANDERSON, CON H. CHRISTENSEN E J. LEQUIZAMO, HORROR, USA, 2010, 91', 2.35:1