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LAPUTA CASTLE IN THE SKY
GROSSO GUAIO A CHINATOWN
ALIENS SCONTRO FINALE
HIGHLANDER
SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
THE HITCHER

IL NOME DELLA ROSA
LA MOSCA
MANHUNTER
FROM BEYOND
VELLUTO BLU
DAUNBAILò
IL COLORE DEI SOLDI
STAND BY ME
IL CAMORRISTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"attraverso l'allegoria di un orecchio mozzato, il viaggio in un paese assai poco meraviglioso"

 

 

Un adolescente catapultato repentinamente a causa di imprevisti eventi famigliari all'età adulta, trovandosi a indagare a seguito di una macabra scoperta su di una storia di rapimenti, estorsioni, violenze sessuali con oggetto la cantante di un nightclub sottomessa da un gangster psicopatico. Ad aiutarlo, la neo fidanzata... Per riprendersi dalla disavventura di  DUNE  David Lynch si concede una vacanza nei luoghi che più gli aggradano. L'incipit del neo-noir che è "Velluto Blu" è antitetico al triste grigiore dei primi due film in b/n con una carrellata floreale variopinta: un idillio soleggiato bruscamente interrotto da un improvviso temporale (l'infarto fulminante che colpisce il padre del protagonista). In anticipo sui rimandi al "fantastico" mondo di Oz che sarà leitmotiv del lavoro che gli varrà la Palma d'Oro nel 1990, Lynch, come per la Alice dell'omonima fiaba, attraverso l'allegoria di un orecchio mozzato dispensa al suo attore feticcio Kyle MacLachlan il viaggio in un paese assai poco "meraviglioso" dove la violenza impera e perfino il sesso si esprime nella deviazione masochistica estrema. Un protagonista attratto come lo sarebbe Edipo da una Rossellini che si immola nelle mani del demiurgo con una dedizione che lascia esterrefatti, mostrandosi a nudo (letteralmente) come poche altre avrebbero osato fare. Indimenticabile la maschera di un Dennis Hopper in stato di grazia: psicopatico eroinomane (la droga inalata dalla maschera ad ossigeno) capace di scatti d'ira improvvisi che ne tratteggiano una ferina pericolosità. Con MacLachlan troviamo Laura Dern e nel cast non si possiamo non citare lo straordinario Dean Stockwell che regala brividi e lampi di genio nel playback di "In Dreams" di Roy Orbison offrendo la folgorante metafora della finzione cinematografica. Si tratta della seconda vera opera veramente personale del geniale autore e oltre che un film straordinario: un vero trattato di psicanalisi. [FB]

 

[BLUE VELVET] di D. LYNCH, CON K. MACLACHLAN, I. ROSSELLINI, L. DERN, NOIR, USA, 1986, 118', 2.35:1