|
|
A HISTORY OF VIOLENCE |
|||||||
Dopo 13 anni scontati in un carcere femminile, la Lady protagonista, avvalendosi delle amicizie strette durante il periodo di reclusione, troverà la giusta espiazione punendo il responsabile delle sue disgrazie. E non sarà sola... Park Chan-Wook, memore del suo "Old Boy", torna sul tema e ancora una volta fa centro. Meno deframmentato del predecessore, questo nuovo bellissimo film, appare da subito più solido dal punto di vista narrativo anche se corre il rischio di perdersi un po' troppo verso la conclusione, ricercando il finale catartico (che peraltro arriva). Ancora una volta il regista mette in mostra tutta la sua maestria (perché di nuovo maestro del cinema contemporaneo si tratta) nella costruzione delle scene e nei poetici movimenti di camera, nell'uso sapiente della musica (il 24° capriccio di Paganini fa da leitmotiv in una partitura originale straordinariamente bella, tutta giocata sui toni lievi... cembalo e delicato pizzicato degli archi) e dei colori (applausi a scena aperta al direttore di una fotografia giocata nel contrasto tra candore e purezza del bianco e valenza ambigua del rosso che, anche solo accennato nel trucco sugli occhi, rende la protagonista -per sua stessa ammissione- "più cattiva"). Non mancano giochi di dissolvenze che ci stupiscono per innovazione ed eleganza. I protagonisti, tutti incondizionatamente in parte, sono diretti con sapienza e grande, grandissimo mestiere dal cineasta coreano. Gli occhi potranno godere e bearsi di uno spettacolo grandioso e la vicenda ci terrà inchiodati in poltrona fino alla fine che, ancora una volta, giungerà accompagnata da una sorpresa che rappresenterà un capovolgimento rispetto al racconto fino a quel punto narrato. Molto più triste di Kill Bill, ne condivide la figura di donna infelice alla cerca di un'utopica redenzione attraverso una vendetta che ancora una volta non si rivelerà pienamente risolutiva. [FB] |
|||||||||
[ID] di P. CHAN-WOOK, con L. YOUNG-AE E C. MIN-SIK, THRILLER, COREA, 2005, 112', 2.35:1, VOTO: 8 |