F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
1 9 7 0
1 9 7 1
1 9 7 2
1 9 7 3
1 9 7 4
1 9 7 5
1 9 7 6
1
9 7 7
1 9 7 8
1 9 7 9
>
INCONTRI RAVVICINATI...
GUERRE STELLARI
I NUOVI MOSTRI
ALLEGRO NON TROPPO
IO E ANNIE
SUSPIRIA
SETTE NOTE IN NERO
SHOCK
TUTTI DEFUNTI TRANNE I MORTI
LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
BORGHESE PICCOLO PICCOLO
ERASERHEAD
UNA GIORNATA PARTICOLARE
FUGA DI MEZZANOTTE
NEW YORK NEW YORK
COMIC THRILLER DRAMA
T R A I L E R
"il lavoro per la televisione di Mario (e Lamberto) Bava annovera momenti di rara suggestione"
700 italiano. Scavando un podere emerge inaspettatamente un idolo pagano femminile lì seppellito da chissà quanto tempo. Subito il manufatto fa la sua prima vittima finendo addosso ad un contadino impegnato nel riportarlo in superficie. Giunge di lì a poco un esperto, proprio in concomitanza con la festa nuziale della figlia del proprietario del podere con uno scapestrato. L'iscrizione alla base della statua che si ritiene a ragion veduta aggiunta successivamente, e il cui monito di "guardarsi da chi ti ama", parla chiaro... Da un racconto di Prospero Marimèe, il re indiscusso del gotico all'italiana Mario Bava, ormai malaticcio e prossimo alla triste dipartita, pensa di passare il testimone al figlio Lamberto, ma ancora dirige personalmente e con la consueta classe molto di questo lavoro per la RAI: "La Venere d'Ille". Marc Porel e Daria Nicolodi che lavorerà lo stesso anno con il Bava senior. A di la di alcune storture (la servetta che serve la cena offrendo più che altro il generoso decolté in favore di camera) si tratta di un lavoro di pregevole fattura, con belle musiche (Ubaldo Continiello) e condito di splendidi carrelli per mezzo dei quali il regista rende omaggio alla regalità della misteriosa statua, la cui severità nell'espressione ("una faccia da malaugurio" avrà a dire un bonzo cercando di mettere inutilmente in guardia il suo padrone). Ricostruzione storico-ambientale di altrettanto pregio (anche una partita alla "pallacorda", e senza telecronaca di Bisteccone Galeazzi!) ma soprattutto questo lavoro annovera momenti di rara suggestione, da anni totalmente assente dai lavori nati per la televisione. Per le luci garantisce il regista, da sempre distintosi nel loro uso magistrale oltre che creativo: tecnica che erediterà e farà propria -spingendola al limite- il migliore Argento) e dignitosa prova degli attori. Finale squisitamente horror e tourneriano nel suo suggerire più che mostrare. [FB]
di M. E L. BAVA, CON M. POREL, D. NICOLODI, F. DI BELLA, MISTERY/HORROR, ITALIA, 1977, 60', 1.33:1