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* COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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Una coppia con un neonato appena trasferitisi nella nuova casa sul mare si ritrova l'appartamento senza luce né corrente e il vicino è piuttosto scorbutico. Rilevando macchie sospette sul soffitto, oltremodo pessima si rivelerà l'idea di curiosare al piano di sopra. Con la macchina insabbiata, passeranno una brutto week-end... E' lo stesso Argento, dopo aver spiegato che "La Porta sul Buio" (serie TV andata in onda in prima serata sulla RAI nel lontano 1973) è sì una porta sull'ignoto ma soprattutto è l'omaggio ad una sua vecchia fobia: quella cioè di restare chiuso in una stanza buia senza riuscire a trovare l'interruttore ("per sempre", aggiunge con voce stentorea) che si ritrova a chiedere un passaggio ai protagonisti per farsi condurre al bivio seguente. Scomparso dalla scena, ritroveremo la tenera famigliola subire la stessa sorte lungo il litorale. Si capisce perciò che anche se non dirigerà l'episodio in oggetto (lo farà Luigi Cozzi) sarà lui il Deus ex Machina della situazione. Ritroviamo in Aldo Reggiani un volto noto, già attore nel secondo lungometraggio del regista romano. Nonostante le buone intenzioni, il ritmo dell'episodio "Il Vicino di Casa" è blando e la sceneggiatura (sempre di Cozzi) rivela parecchi buchi logici (perché mai un assassino, sapendo che ci sono altri affittuari nello stabile, scaverebbe una buca in giardino dimenticando la porta del suo appartamento socchiusa? e ancora, per quale motivo la giovane madre si spacca in quattro per chiudere la porta col cricchetto piuttosto di slegare il compagno?). Per contro: il finale non è malaccio, l'atmosfera è azzeccata e le ardite modulazioni armoniche di Giorgio Gaslini (prima del fortunato sodalizio con i Goblin) che giungono ad accarezzare la tecnica seriale segnano un altro punto a favore. Se è vero che Argento non ha girato nemmeno una scena, la ripresa al ralenty ricorda anche troppo l'analoga di QUATTRO MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO [FB] |
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DI L. COZZI, CON A. REGGIANI, L. BELLI E M. PALMARA, GIALLO, ITALIA, 1973, 52', 1.33:1, VOTO: 6 |