F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 3 0        1 9 3 1        1 9 3 2        1 9 3 3        1 9 3 4       1 9 3 5        1 9 3 6        1 9 3 7        1 9 3 8        1 9 3 9        >

●●

I FIGLI DEL DESERTO
L'UOMO OMBRA
ACCADDE UNA NOTTE




*

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"curiosissimo unicum nella carriera di Alfred Hitchcock"

Intento a comporre sul suo pianoforte, Johann Strauss Jr incontra una giovane che lo ispira e al tempo stesso gli offre la scusa per smarcarsi e allontanarsi dal padre, la cui figura di musicista famoso rischia di offuscarne le velleità. La storia successivamente dirà che fece bene, diventando lui lo "Strauss" più celebre... Curiosissimo unicum nella carriera di Alfred Hitchcock (carriera che ha coperto il secolo quasi dalla nascita del cinema spingendosi sino al tramonto della Nuova Hollywood: fine decretata dal tonfo di Cimino, lo stesso anno della scomparsa del grande cineasta inglese) e unico biopic della lunghissima sua filmografia, "Vienna di Strauss" (in originale "Waltzes from Vienna"). Si parla del "re dei valzer" Johann Strauss Jr. ma lo si tratta all'americana, ossia romanzandone (a dir poco) la vita e trasformando la biografia del compositore austriaco in una specie di musical. Se da un lato è interessante l'analisi del "figlio d'arte" che, caso non unico pensando a Wolfgang Amadeus Mozart e al padre Leopold come tutti hanno avuto modo di vedere nel monolitico  AMADEUS  di Formann, riesce a superare il "maestro" e genitore, la narrazione risente i birignao e gli accenti di un'epoca andata che lo rendono un po' datato. Con il film succitato condivide la messinscena della "nascita" di un capolavoro, in questo caso del "Bel Danubio Blu". Con tutte le riserve del caso, a iniziare dall'adattamento delle musiche, pur operato da un nome a quaranta carati qual è quello di Ernest Korngold, è la trama ad essere eccessivamente arzigogolata e poco aderente al piglio di Hitchcock, che pur riconosciamo in qualche buffoneria tipica. Restano le melodie celeberrime degli Strauss (si sente all'inizio anche la "Marcia Radetzki" di Johann padre) e la cura nella messinscena, già ad alti livelli e affine agli standard che diventeranno per il regista inglese un immancabile marchio di fabbrica. [FB]

[WALTZES FROM VIENNA] DI H. HITCHCOCK, CON J. MATTHEWS, E. GWENN, BIO, UK, 1934, 77', 1.33:1