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TV ● ½
C'ERAVAMO TANTO AMATI COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"una caccia al ladro francamente poco pregnante" |
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Al circolo letterario Decamerone, la mattina, è rinvenuto cadavere un uomo con la fama di "cravattaro". Inevitabilmente, il Commissario de Vincenzi indaga, trovando alla fine, non uno, ma ben due assassini. Qualcosa però non lo convince, al punto di mettere in discussione per lui per il primo i metodi della polizia... All'ultima comparsata televisiva, il commissario dal volto umano di Paolo Stoppa, deve risolvere un caso particolarmente complicato: un gioiello a forma di giunca cinese ("La Barchetta di Cristallo" del titolo) di proprietà di un collezionista di preziosi e finito nel deposito dell'usuraio è all'origine di un primo omicidio (ma ci scapperà anche il morto tra la polizia). Insofferente -come già visto- al corpo subappaltato dal regime fascista, e stavolta anche verso gli snob del circolo (nobiltà annoiata e cinica) il protagonista troverà naturalmente il bandolo della matassa dopo un lungo riflettere. De Vincenzi/Stoppa, imbracciato il flauto traverso con il quale ama rilassarsi e distendere i nervi (asserirà che "il jazz è una musica così aliena e così negroide") e agganciandosi alla "nota che proprio non riesce a prendere" agguanterà al fine l'intuizione per smascherare l'assassino. Per quanto il movente sia chiaro da subito (la barchetta) la vicenda gialla perde da subito quel mordente fondamentale, risolvendosi in una caccia al ladro francamente poco pregnante. Lo stuolo di attori teatrali fa da corollario come di consuetudine all'ottimo Stoppa che quando entra in scena evidenzia come sia una spanna sopra gli altri, mostrandosi ancora un fuoriclasse. Regia al solito incolore dell'uomo grigio che siede in regia, incapace di dare alla vicenda un piglio che -ad esempio, restando in ambito tv- un D'Anza avrebbe saputo imprimere. Giunto alla sesta puntata (contando entrambe le serie) De Vincenzi chiude così i battenti. E per Stoppa sarà questa l'ultima partecipazione sul piccolo schermo. [FB] |
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DI M. FERRERO, CON P. STOPPA, , GIALLO, ITALIA, 1977, 2 EP di 70', 1.33:1 |