F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE HATEFUL EIGHT
THE INVITATION
CRIMSON PEAK
IT FOLLOWS
COP CAR
REGALI DA UNO SCONOSCIUTO
BONE TOMAHAWK
PREDESTINATION
NEI LUOGHI OSCURI
REGRESSION
FRANK3N5T31N
REVERSAL
TALES OF HALLOWEEN
KNOCK KNOCK
THE VISIT

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il regista di 'Jessabelle' toppa clamorosamente alla seconda prova"

 

 

Dopo aver acquistato con il marito una tenuta con un vigneto, la coppia losangelina è ben conscia di aver rischiato, dato che la valle non conserva in sé le prerogative necessarie a realizzare sempre ottimi raccolti. Chi c'era prima di loro non aveva certo fatto fortuna. Un anno prima lei era incappata in un brutto incidente... Di certo, la confezione è molto chic. Ma non appena salta fuori (subito, praticamente) che lei è incinta, il fantasma ingombrante di Polanski e di  ROSEMARY'S BABY  inizia a turbare la mia visione di appassionato del genere. Non sarà mica l'ennesima versione discount del capolavoro succitato? La critica che la protagonista sorprende in una sorta di estasi isterica, intenta ad evocare non si sa cosa, insomma, ci fa temere il peggio. Poi arriva la presenza incappucciata e allora pensi subito a  A L'INTERIEUR  tanto che il prologo verrebbe a sostegno di questa ipotesi. "Visions", prodotto da Jason Bloom, la figura che sta dietro a tanto cinema horror (di quello che ci piace) lascia sperare, ma le speranze saranno deluse. Uno stagno con dentro "qualcosa", un individuo incappucciato che sembra la spii a distanza, riti della fertilità e nella bruma nebbiosa voci notturne: un omicidio colposo commesso un anno prima lascia intendere che si tratti di allucinazioni dato che lei ha smesso di assumere psicofarmaci, causa gravidanza. Quale sarà l'ipotesi che si rivelerà reale lo si saprà solo a quindici minuti dalla fine. Il regista era Kevin Greutert, quello del buon  OSCURE PRESENZE  dell'anno prima, qui commette un passo falso, costruendo la storia in maniera fallace e con poca, se non praticamente nulla convinzione. Ripeto, il pastrocchio è ben confezionato, ma oltre ad attori insipidi ci si mette una storia che, oltre al fastidioso "già visto" ti narra davvero poco di nuovo. "Che cosa hai fatto? Saremmo stati una famiglia!" vince poi il premio come peggior battuta dell'anno in un film horror. [FB]

 

[ID] di K. GREUTERT, con I. FISHER, A. MOUNT, J. CASSIDY, E. LONGORIA, HORROR, USA, 2015, 79', 2.35:1