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IL PICCOLO DIAVOLO
TRAPPOLA DI CRISTALLO
CHI HA INCASTRATO ROGER...
DONNE SULL'ORLO DI UNA...
BEETLEJUICE
ESSI VIVONO

INSEPARABILI
MONKEY SHINES
IL SERPENTE E L'ARCOBALENO
FRANTIC
RAIN MAN
NUOVO CINEMA PARADISO
DANKO
BIRD

ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un film che suona come il De Profundis per una scuola di attori al tramonto"

 

 

Attorniato dai tre nipoti che fanno a gara per compiacergli, al punto di fargli vincere un sacco di soldi a poker, perdendo volontariamente, un riccastro si prende bellamente gioco dei suddetti, tra umiliazioni e vessazioni, allettandoli con la stesusa di un testamento privilegiato. Mentre il nuovo domestico raccatta mance a mano bassa, il padrone di casa chiede e ottiene dai nipoti le cose più care: l'auto sportiva, una nave, la moglie... L'impianto della riduzione del romanzo di Ben Johnson "Il Volpone" è televisivo: un segno dei tempi. Ormai all'insegna del risparmio (musiche col synth, in stile 'Back to Bach') il cinema italiano suonava il De Profundis. Comuque il film di Maurizio Ponzi metteva ancora assieme un parco attori di tutto rispetto: Enrico Maria Salerno, Montagnani, Haber, con Athina Cenci, Mariangela Giordano (senza nano, questa volta) una sconosciuta Sabrina Ferilli, oltre ovviamente ai due protagonisti che pure in un film "corale" come questo, rivestono un ruolo di rilievo, l'uno la controparte dell'altro: Montesano e Villaggio. Il primo è il domestico che riesce dove altri prima di lui hanno fallito, ovvero il durare più di due giorni al servizio del secondo: il ricco e malandato (così si vorrebbe) proprietario della grande villa affacciata sul Golfo del Tigullio. Sì, siamo a Santa Margherita Ligure, anche se la regia ci concentra sugli interni, quasi si volesse assecondare l'impianto teatrale dell'opera di partenza. Villaggio se ne sta molto comodo nei panni della canaglia e despota "Ugo Maria Volpone", anche troppo dato che pare recitare con quella spocchia da gigione insopportabile che gli sarà propria di qui in poi, rendendolo ai fan della prim'ora: insopportabile. Ben più in palla è qui Montesano, e un enorme contributo losfornisce una Eleonora Giorgi ancora in discreto spolvero. La chiusa si riallaccia al nostro cinema '70s, alla Joe D'Amato, addolcita però qui con lo zuccherino. Sia mai... [FB]

 

di M. PONZI, CON E. MONTESANO, P. VILLAGGIO, E. GIORGI, E. M. SALERNO, COMM, ITA, 1988, 108', 1.85:1