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FAMILY T R A I L E R |
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Due Ringo Boys annoiati si infilano nottetempo nella camera ardente accanto al cimitero in cerca di emozioni forti e iniziano a stronzeggiare di qua e di la. Non c'è il custode spilungone ma la musica che si sente ricorda quella di QUEL film. Dopo che il negretto fa una mala fine, l'amico va a nanna. Un cinismo che sarà punito. L'episodio parte in soggettiva con il videogame "Doom3": è la parte più appassionante di tutti i 55 minuti. L'adattamento è da filmetto per teenager, le gole squarciate per il responsabile di questa fesseria (Ernest Dickerson) fanno "screaaach!" e i non-morti con la faccia di Michael Ironside avanzano facendo "aaaah... aaaah... aaaah..." ad ogni falcata, come il mostro del "Frankenstein Jr." di Mel Brooks. Vedremo poi uno che beve e si sbrodola da uno squarcio nella giugulare, una simpatica "colazione con vampiro", iniezioni dritte nei bulbi oculari, decapitazioni con il Black & Decker, tutto contornato di battute e scambi incredibili come: D. "ma non eri morto?" R. "scusa, ma ho molta fame". Quando la storia si posterà dal sopracitato cult di Coscarelli sulle coordinate del romeriano "Martin" allora non ce ne sarà davvero più per nessuno. I "vampiri romantici" tornati attuali con "Twilight" sono la più grande stronzata che un amante del genere possa tollerare: snaturare la parabola vampirica e trasportarla dalle parti di un romanzetto harmony è imbecille oltre che storicamente inaccettabile. Imbecillità che ha in passato contagiato persino Coppola, senza tirare in ballo le "interviste vampiriche" di bellocci incipritati con le mani fredde e il cuore caldo. Dialogato da cani e umiliato da scelte stilistiche di rara bruttezza (il motivo della soggettiva sfocata? sono forse presbiti, i vampiri o sono troppe le ore passate alla consolle?) e un doppiaggio da galera, "The V World" divide con l'ennesima porcata di Hooper il podio di peggior cortometraggio di questa seconda tornata dei MASTERS OF HORROR [FB] |
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[THE V WORLD] di E. DICKERSON, CON A. SMITH E M. IRONSIDE, HORROR, USA, 2006, 55', 1.85:1, VOTO: 3 |