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WALL E |
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Un robottino è l'ultimo "uomo sulla Terra", abbandonata e ridotta a discarica: meccanicamente, ripete l'azione per la quale è stato programmato (ridurre la spazzatura in cubi compatti, che accatasta da tempo immemore formando pile altissime) pur trovando il tempo per coltivare hobby e passioni. Un tram-tram scombussolato dall'arrivo di un'astronave e un automa femmina con una ben più importante missione da adempiere... Diviso idealmente in due parti (più coraggiosa la prima, più ordinaria la seconda) "Wall-E" è il miglior Pixar sino ad oggi. La votazione massima, sfiorata tante e tante volte (dal secondo "Toy Story", passando per "Monster & CO" e "Nemo", sino al più recente "Ratatouille") è sua di diritto, pur nella sua imperfezione. Taluni elementi potrebbero perfino stonare rispetto alla magnificenza grafica e illustrativa che gli è propria al 90%, tuttavia ritengo sarà difficile per la factory riuscire a superarsi: "Wall-E" è l'animazione che si fa autentica poetica, riportando in auge i fasti di un classico come "Fantasia". Di fantasia si nutre, e a Fantasia si ricollega per quei meravigliosi primi 30' senza una sola parola (solo suoni onomatopeici e canzoni anni '50) dove le emozioni sono veicolate puramente dalle situazioni che legano il piccolo operaio-chapliniano al "suo mondo" e alla super-evoluta Eve. Il ritmo è garantito da un'azione che non concede pause, pur annoverando oasi di autentico romanticismo (questi robottini suscitano davvero una tenerezza sconfinata) articolandosi in maniera non originalissima, ma sorprendendoci comunque. Si ride di gusto e intelligentemente (il messaggio "ecologico" insito è quanto mai adulto) ci si appassiona e si verseranno copiosi lacrimoni di commozione (sfido chiunque a restare imperturbabile dal finale). Un film che cita poi con tale sincerità cinefila "2001" e "Qualcuno volò", non può che conquistarmi senza riserve. [FB] |
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[ID] di A. STANTON, ANIMAZIONE, USA, 2008, 97', 2.35:1, VOTO: 10 |