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THE VILLAGE |
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Due tipe e un aspirante boyfriend -all'inizio, non si sa bene di quale delle due- affittano un'automobile e si mettono in viaggio verso "Wolf Creek": un cratere nel deserto australiano anticamente formatosi dopo la caduta di un meteorite. Un primo approccio con i "nativi" non sembra promettere nulla di buono. E infatti... Un po' THE BLAIR WITCH PROJECT e molto UN TRANQUILLO WEEK-END DI PAURA quest'opera prima firmata dall'esordiente Greg McLean, che tanto aveva fatto discutere due anni or sono a Cannes, non mi ha lasciato indifferente. Anzi, potrei arrischiare che per la sua ferocia, realismo e serratezza, potrebbe rappresentare una sorta di NON APRITE QUELLA PORTA del nuovo millennio. Del resto, anche nella colonna sonora risuonano gong, coperchi e ferramenta varia, come nel caposaldo del new horror, post-Vietnam. Anche qui: è l'impotenza delle prede sul predatore che colpisce come un maglio lo spettatore; stai lì a partecipare al calvario di questi poveri agnelli sacrificali, sperando nella morte quasi come in una liberazione. Le sequenze splatter "spaccano" parecchio (e chi ha visto sa a cosa mi riferisco) e così i colpi di scena, tutt'altro che telefonati. Sullo sfondo: paesaggi mozzafiato con colori saturi da cartolina che contrastano non poco con la crudezza della messinscena, creando un cocktail dal sapore acre e dall'effetto parecchio disturbante. Convincenti i giovani attori e soprattutto quella versione agghiacciante di un "crocodile dundee", capace di creare inquietudine a un semplice lampo degli occhi e alla prima pausa della proverbiale logorrea. Una figura che seppur abbozzata, per me, può già entrare di diritto nell'immaginario del fantastico. La prova del 9 del regista giungerà con il successivo ROGUE dove avremo un intero gruppo di turisti alla mercé di un gigantesco alligatore, nelle paludi della Nuova Zelanda. [FB] |
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[ID] di G. MECLEAN, con J. JARRATT, C. MAGRATH, HORROR, AUSTRALIA, 2004, 99', 2.35:1, VOTO: 8 |