F A B I O B O R E L L I
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R E C E N S I O N I
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SOLO GLI AMANTI...
BABADOOK
LO SCIACALLO
L'AMORE BUGIARDO
WOLF CREEK 2
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LE ORIGINI DEL MALE
IL SEGNATO
T R A I L E R
"Filippo Morelli avrebbe detto: è un chiamamosènefilm"
Una donna, insegnante di scuola, si mette in viaggio con alcuni suoi giovanissimi allievi a seguito dei bombadarmenti su Londra della Seconda Guerra Mondiale. Capitolano presso un vecchio collegio, infestato... "The Woman in Black 2 L Angelo della Morte" è l'ultimo film di produzione Hammer, gloriosa casa inglese da sempre votata al genere horror-gotico caro a Marione Bava, riemersa dall'oblio di una chiusura trentennale qualche anno fa. Quello in oggetto è il sequel-prequel di THE WOMAN IN BLACK e riporta indietro le lancette della narrazione nel teatro dell'ultimo conflitto mondiale. Curioso sin da quei lunghissime secondi di buio completo collocati a capo del prologo, curioso ma non per i realizzatori che devono aver preso alla lettera il titolo del film, ambientandolo per intiero in quasi totale mancanza di fonti luminose scommettendo sulla luminescenza naturale del bianco. Il problema, per lo spettatore, è che a causa di questa scelta il più delle volte non si capisce assolumente nulla di quanto accada. E ci si spazientisce. Al centro della storia il bimbo che non può parlare e la sua insegnante. Le sorti al botteghino deve aver portato i neo investitori ad un ripensamento, e non a caso non si sono visti da allora (3 annni, datando questo scritto) nuovi film sotto questo marchio. Si potrebbe dedurre che le porte che cigolano e lo sbattere d'ali dei corvacci abbiano fatto il loro tempo, non fosse il -per me- ingiustificato successo dei lavoretti (ebbi modo di definirli "horror per bambini") di James Wan. Detto ciò non ci si può esimere dal definirlo invero pallosetto, con gente che si rincorre chiamandosi per nome (il capitolino Filippo Morelli l'avrebbe ricondotto al filone del "chiamàmosene-film"). Sarebbero "due palle" -letterali- ma dato che, brancolando nel buio, ho dato una ginocchiata epocale allo sgabello del piano, il giudizio, smadonnando, non può che essere il più basso disponibile. [FB]
[ID] di T. HARPER, con p. FOX, J. IRVINE, H. MC CRORY, HORROR, UK, 2014, 99', 2.35:1