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T R A I L E R

"..."

Un venditore di attrezzature mediche si accorge dall'oggi al domani di non capire più la moglie. Non c'entra la compressione d'intenti, quanto piuttosto il significato di frasi apparentemente montate a casaccio. La moglie interrogata su cosa significhi la parola "pranzo" si sente rispondere "un colore rosso molto chiaro". Ed è solo l'inizio, dato che presto si accorgerà di non riuscire più a comprendere chiunque gli stia intorno... Bizzarrie lessicali quali "un cane piccolo come un'enciclopedia" o "oggi è il nostro aspirapolvere di matrimonio" piovono sul capo del protagonista di questa storia ambientata  AI CONFINI DELLA REALTA'  Andata in onda su Italia 1, importata direttamente dall'America nel 1985, questa seconda edizione televisiva (seguiva la prima, storica degli anni '50) consta nel complesso di episodi debolucci sul piano della resa scenica ma  anche interessanti per stimolanti spunti di partenza. Qui, la babele mirata pare riguardare ad esempio solo il protagonista e la ricerca della verità passerà in secondo piano, privilegiando la necessità per lui di ritrovare una sorta di equilibrio in quello che parrebbe un mondo dalle prospettive impazzite. Giustamente famoso, l'episodio "Parole in Libertà" ("Wordplay" in origine) sceneggiato da 'O Bannon (lo sceneggiatore di un certo film di Ridley Scott, con protagonista la Weaver e un alieno, indovinate quale?) vede come possibile chiave di lettura e spiegazione l'essere sconfinati progressivamente (non è dato sapere come) in una realtà parallela: tema affascinante che avrebbe poi veduto anche altri esempi nel cinema (Vincent Lyndon e un prematuro taglio dei baffi). Purtroppo la brevità è tale da non consentire un opportuno approfondimento. Il buon Brad Anderson ne ricaverà per la seconda stagione dei "Masters of Horror" una storia che, in una sorta di variazione sul tema, proporrà con  SOUNDS LIKE  un problema all'udito. [FB]

[WORDPLAY] di W. CRAVEN, CON R. KLEIN, A. PATTS, HORROR, USA, 1985, 20', 1.33:1