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●● ½
COMIC THRILLER DRAMA |
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"il protagonista è l'alter ego del regista, in questa satira autoreferenziale e... noiosetta" |
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Re di un non meglio precisato staterello, transfuga in America causa moti rivoluzionari che l'hanno investita, si trova a New York a dover confrontarsi con i Mali della società moderna. Rimasto per di più in bolletta, defraudato da un sottoposto, accetta di essere esibito come un gabibbo in televisione e in giro qua e la, finendo poi nel tritacarne della crociata maccartista, e costretto a "giustificarsi" in un pubblico processo... Anche "Un Re a New York" dovrà essere piaciuto a Fellini, dato che nel suo "Ginger e Fred" ne avrebbe ripreso alcune trovate... come dire... "pubblicitarie". Resta il fatto che si tratti di un'opera minore del cineasta inventore di "Charlot", e non del tutto riuscita. Se la satira rimanda a TEMPI MODERNI nella critica della società che conduce alla "distruzione dell'individuo". Il discorso è totalmente marxista e in questo senso appare chiaro il discorso sul maccartismo, che il Chaplin liquida (è il caso di dirlo) nell'unica gag veramente riuscta della pellicola, quando inonda la commissione di sbirri in tribunale sotto il getto dell'idrante al quale era rimasto tragicamente intruppato. "Che strano mondo, proprio non riesco a capirlo" fa dire al suo personaggio, rivelando in una lettura appena più ampia il chiaro alter ego (Chaplin si è sempre definito: "un esule non perfettamente integrato"). Che questi si sente "fuori del suo tempo" è lampante, e quando pionieristicamente si parla di chirurgia estetica e dell'importanza dell'apparire (prototipo di un discorso che qualcuno vorrebbe far risalire in tempi molto più recenti: vedi Gilliam e Carpenter) il film, pur negli intenti lodevoli e coraggiosi, inciampa in una eccessiva autoreferenzialità, patendo il suo essere inutilmente pomposo (il moccioso saccente... un "monello 2.0"?) e moralistico. Chaplin avrebbe fatto meglio a concedarsi con LUCI DELLA RIBALTA invece di prodigarsi in questo phamplet noisetto, anzichenò. [FB] |
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[A KING IN NEW YORK] DI E CON C. CHAPLIN, CON D. ADDAMS, COMMEDIA, UK, 1957, 106', 1.33:1 |