F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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ANTROPOPHAGUS
BUIO OMEGA

ZOMBI 2
PAURA NELLA CITTā DEI...
QUELLA VILLA ACCANTO AL...
NON AVERE PAURA DEL BUIO
IL DELITTO DEL DIAVOLO
LA VENDETTA DEI MORTI...
QUEL MOTEL VICINO ALLA...
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COCENTI DELUSIONI

T R A I L E R

   
     

 

Il desiderio di scoprire la veritā sul padre scomparso, la cui imbarcazione č giunta a New York senza equipaggio (!?) spinge una giovane a una trasferta caraibica... Titolo truffa o sorta di finto prequel posticcio? C'era da sfruttare il successo commerciale di "Zombi", questo č tutto. Iniziamo bene: una barchetta alla deriva nelle acque territoriali newyorkeesi. Gli agenti entrano e vedono che in cambusa c'č un pianoforte, con vermi che ci sguishano sopra (commento sonoro a cura del pessimo Fabio Frizzi). Fatta conoscenza della figlia del proprietario del mezzo e ritrovata una lettera-testamento grazie all'intromissione di un giornalista, ci spostiamo ai tropici dove iniziano le cazzate-random, condite con un po' di trippa per gatti: la coppia ai quali i due scroccano un passaggio spicca per una bella gnocca, protagonista di una (s)vestizione pre-immersione a base di slippino+bombole, molto sobria. Sequenza che prelude all'epico scontro Zombie VS Jaws! Il tutto, mentre uno "zombie allupato" č intento a spiare una STUPENDA Olga Karlatos impegnata in un doccino da applauso (anticamera all'altrettanto celebre scena dell'occhio trapassato dalla scheggia di legno). Perso di vista il nostro quartetto per un buon quarto d'ora, lo ritroviamo a lanciare razzi di segnalazione. Le poche cose buone ancora in piedi, saltano ora definitivamente all'aria: si va dal demenziale incidente per non investire il morto vivente (?) allo zenith della minchiata, quando -al suono di tamburi lontani- Tisa Farrow esclama: "tamburi! devono essere vicini!" (gli zombi fricchettoni amano i bonghi) e le risponde piccata la sexy palombara: "Li odiooo!!! Tamburi di merdaaaa!!!". Dato che Fulci č nuovamente impazzito, seguono dialoghi incredibili come: "io non credo che i morti siano morti", ed un fiorire di situazioni deliranti al quale il folle regista ci ha mal abituati. Chiusura sull'isola con un mega-barbecue di zombies e finale a NY telefonatissimo. [FB]

 

di L. FULCI , CON R. JOHNSON, T. FARROW E O. KARLATOS, HORROR, ITALIA, 1979, 94', 2.35:1, VOTO: 3