F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

ROCCASPARVERA
RITTANA
FESTIONA
BERGEMOLO
BERGEMOLETTO
MADONNA DEL COLLETTO
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PRIMAVERA ESTATE

NERAISSA
RIOFREDDO
SAN BERNOLFO
VALLONE DI BESMORELLO

SANT'ANNA DI VINADIO
COLLE DELLA LOMBARDA

1/8    2/8    3/8    4/8    >

M A P P A L E      P R O F I L O

   
     

 

 BERGEMOLETTO  l'antica borgata della valle Stura, venne distrutta il 19 marzo 1755 da una gigantesca valanga: trenta case investite dalla neve con 22 vittime; due donne e una bambina, rimaste intrappolate in una stalla parzialmente crollata sotto 18 metri di neve, furono estratte vive, il 24 aprile, dopo una sopravvivenza di trentasette giorni, grazie a qualche castagna e al latte di una capra, prigioniera con loro. Le rovine, sono oggi raggiungibili da due vie: proseguendo da Bergemolo, per due chilometri (ad alternanza di sterrati e brevi tratti asfaltati) oppure dalla salita posta in frazione Forani di Aisone. Costeggiando il corso del fiume Stura  (foto 1) poco prima di quest'ultima (dove sarà bene approvvigionarsi d'acqua) un cartello posto a sinistra indica la via consistente nello scavalcamento di un crinale: una salita che dopo i primi 500 metri comunque al 10% non esiterei a definire ostica (il primo tratto contempla una rampa di poco inferiore al 20%). Fortuna che numerosi tornanti verranno in aiuto addolcendo l'ascesa che presenterà tratti più morbidi all'approssimarsi di questi. Si procede in un sottobosco dove il forte tasso di umidità favorisce il proliferare di fragoline e lamponi che si possono facilmente cogliere strada facendo e offre rari scorci panoramici sul fronte nord (foto 2) e sulla chiesetta del Fedio di Demonte (foto 3). Dopo 4 faticosi chilometri la strada spiana e il panorama muta, pur strozzato dalla fitta vegetazione. Da un primo rudere (foto 4) si può scorgere la foggia piramidale del monte "Bourel" (foto 5,8) dal quale si staccò la massa di neve responsabile del disastro. L'asfalto ci abbandona sia a sinistra verso la cappella Sant'Antonio (foto 6) che a destra in funzione di uno sterrato pedalabile che dopo aver aggirato la conca (foto 7) e le rovine del vecchio abitato riporta alla chiesa ricostruita nel '29. Dai 1227 mt, si può qui ridiscendere verso Bergemolo. [FB]

 

LUNG 25,5 KM (TOT 51) - SAL 4,5 KM - DISL 812 MT - H 1244 MT - PEND >15% - GIRO 2H 30' - CAT 'D'