F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

CICIU DEL VILLAR
SANTUARIO DI RIPOLI
SANT'ANNA DI ROCCABRUNA
CELLE MACRA
SAN MICHELE PRAZZO
CHIAPPERA

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PRIMAVERA ESTATE

COLLE SAN GIOVANNI
PRATO CIORLIERO
COLLE DEL PREIT
COLLE DI ESISCHIE
ELVA
COLLE SAMPEYRE

<   5/12    6/12    7/12    8/12  >

P R O F I L O

   
     

 

 <SEGUE 1/3  ...si profila ormai in prossimità del bivio contempla da qui le alte cime del Colle di Esischie e del Preit. Aggirato e lasciato in basso alle nostre spalle il crinale a punta visibile anche sulla destra dal vallone, si raggiunge il bivio per Elva. Ormai guadagnata quota 1900, per la sommità del Colle di Sampeyre si procederà perciò immediatamente a destra imboccando una strada ancora asfaltata e in più che discreto stato per i 4 chilometri che in poco meno di quattrocento metri di dislivello consentiranno di dominare il colle a 2284 metri. Sono quattro chilometri contraddistinti da una pendenza costante e approntabili perciò approntando un'andatura piuttosto regolare. L'andatura costante, comprensibilmente non troppo sostenuta, offre il tempo per guardarsi attorno regalando emozioni per un panorama veramente a 360 gradi. Alle nostre spalle il gruppo del "Pelvo d'Elva" (foto 5) che ci separa dall'orrido scavato da millenni di erosione, alla sinistra del nostro senso di marcia gli abitati di Elva e le numerose borgate satellite dislocate su terrazze (foto a lato) sopra le quali spuntano le cime del vallone di Bellino. A destra proviamo quasi vertigini guardando al tratto risalito da Stroppo e alla vallata, spingendo lo sguardo sino alla bassa cuneese (foto 7). Risalendo la parte finale della salita (affrontata nel 2003 dal Giro d'Italia) caratterizzata da una vegetazione più rada dove si possono facilmente scorgere marmotte prima di vederle scomparire nelle rispettive buche (foto 8) a seguito del nostro passaggio. Dietro la cima, sita a spartiacque tra la Valle Maira e la Varaita, già fa capolino prepotente la riconoscibilissima punta del Monviso che dall'alto dei suoi 3841 metri sovrasta di gran lunga il colle. Costeggiando un rifugio alpino, ora che si delinea ormai chiaro il profilo del crinale, la carreggiata procede più chiaramente verso il punto in cui sarà possibile scollinare...  >CONTINUA 3/3  

 

LUNG 8 KM (TOT 130) - SAL 21 KM - DISL 1639 MT - H 2284 MT - PEND <15% - GIRO 5H 45' - CAT 'O'