F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

SANT'ANNA DI VALDIERI
DIGA DI ENTRACQUE
DESERTETTO
CHIOTTI DI ROASCHIA
COLLINA DI MONSERRATO
TRINITA' DI ENTRACQUE
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INVERNO PRIMAVERA ESTATE

TERME DI VALDIERI
SAN GIACOMO DI ENTRACQUE
COLLETTA DI VALDIERI
LAGO DELLA ROVINA
MONTE RAY

PIANO DELLA CASA DEL RE

<    5/8    6/8    7/8    8/8

P R O F I L O

   
     

 

La  COLLINA DI MONSERRATO  è la salita più immediatamente affrontabile da Borgo San Dalmazzo. Consigliabile, anteporre un prologo di almeno una decina di chilometri per non prenderla di punta, rischiando di farsi male: nonostante si tratti di appena 3,5 km necessari per scalarla sino al termine dell'asfalto, oltre la frazione di Madonna Bruna: Sant'Antonio di Aradolo, le pendenze toccheranno in più punti il 20%. Due, le possibilità: la prima prevede di passare da via dei Boschi, imboccando la salita per il Palazzotto, le sue rampe decise e i due tornanti (trascurando la chiesa di Monserrato, verso la quale si può comunque ripiegare svoltando a sinistra dopo il "Palazzotto", attraverso qualche centinaio di metri pianeggianti). La seconda via, impone (anche non necessariamente) di transitare invece direttamente per Monserrato, attraverso diversi agili tornanti corrispondenti alle stazioni della via crucis: svoltando a sinistra al bivio, dopo un primissimo strappo dal centro di Borgo. Raggiunta la piccola chiesa, si può ammirare il panorama a 180° sul paese sottostante (foto 1,2,3), coprendo un arco che va dalle colline di Vignolo e Cervasca (Bicocche, San Michele e La Madonna degli Alpini) sino a quelle di Boves (Colletto del Moro), sul fronte opposto. Il tratto pianeggiante già precedentemente menzionato (foto 4) ricongiunge con la strada principale, e -in 500 metri- riporta sul crinale a cavallo tra la Valle Gesso e Stura e -trascurando la clinica (foto 5)- prosegue verso Sant'Antonio. Le pendenze si fanno più aggressive e concedono poca tregua: dall'alto della collina le abitazioni sembreranno già a portata di mano, quando mancherà ancora un durissimo strappo, dopo due tornanti. Ripreso fiato sul piazzale della chiesa di Sant'Antonio di Aradolo (foto 6) si potrà ancora continuare per 800 facili metri con spunti panoramici verso Cuneo (foto 8) e in basso su Roccasparvera (foto 7) in direzione  >MONTE CROCE

 

LUNG 5,350 KM (TOT 7,700) - SAL 4,350 KM - DISL 416 MT - H 1052 MT - PEND >15% - GIRO 1H - CAT 'M'