F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

SANT'ANNA DI VALDIERI
DIGA DI ENTRACQUE
DESERTETTO
CHIOTTI DI ROASCHIA
COLLINA DI MONSERRATO
TRINITA' DI ENTRACQUE
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PRIMAVERA ESTATE

TERME DI VALDIERI
SAN GIACOMO DI ENTRACQUE
COLLETTA DI VALDIERI
LAGO DELLA ROVINA
MONTE RAY
PIANO DELLA CASA DEL RE

<   9/12    10/12    11/12    12/12

G . E A R T H

   
     

 

 <SEGUE 2/3  ...per chi avesse ancora energie, c'è la via riservata al personale Enel che, benevolo verso il ciclista incontentabile che è in noi, acconsente di poter ammirare il lago dall'alto, quasi al piano del Rifugio Genova, attraverso due chilometri con pendenze sul 10%, accessibili da una via transennata preclusa alle moto e alle quattro ruote. Di qui, una navetta "traghetta" comitive di turisti in visita guidata alla centrale idroelettrica e le sue gallerie interamente scavate nella roccia viva. Lasciata quindi alle spalle l'area del lago (foto 10,11,12 e a lato) con un'ultima occhiata alla grande cascata incassata tra le pietraie, si ripiega svoltando a sinistra appena prima del ponte in legno sulla destra. Scivolati sotto la transenna, una prima rampa è subito aggressiva ma entro poco e già in questo tratto iniziale le griglie a terra per il deflusso dell'acqua piovana per via di maglie estremamente larghe che richiedono giocoforza di smontare di volta in volta di sella, ci troviamo costretti a spezzare il ritmo. Per la discesa sarà perciò oltremodo raccomandabile una velocità ridotta per fermarsi in tempo prima di ciascuna di queste interruzioni forzate in primis e in seconda istanza per la carreggiata stretta e il manto stradale non sempre ottimale. Dopo 500 metri un bivio ci conduce a destra verso uno stretto passaggio a ridosso della parete rocciosa che regala un panorama da vertigine (foto a lato) conducendo attraverso una galleria lunga e non illuminata ad un avamposto più in alto. Seguitando invece sulla sinistra si punta verso la galleria che conduce alla diga del Chiotas e alla postazione del custode. Sfortunatamente la saracinesca impedirà il nostro transito e non resterà che rimirare il lago dall'alto. Vista la conformazione della conca e del vallone, il sole tramonterà presto anche in alta stagione, quindi sarà opportuno fissare la gita per la mattinata o comunque nel primo pomeriggio. [FB]

 

LUNG 28 KM (TOT 56) - SAL 6.5+2 KM - DISL 970 MT - H 1535/1700 MT - PEND <15% - GIRO 2H 10'+20' - CAT 'D'