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VALLORIATE |
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<SEGUE 2/3 ...e un nuovo riferimento per noi rappresentato da un secondo Rifugio. Uscendo da questo tratto più ostico e conquistati i ruderi (foto 9) grazie ad ampi tornanti (foto 10) che guardano ancora verso l'impressionante crinale di roccia viva che capitola in corrispondenza dello spettacolare passaggio attraverso il "Colle dei Morti", un ultimo strappo nuovamente abbastanza impegnativo (dove la via percorsa in discesa dal campione discesista Savoldelli durante uno storico passaggio della carovana del Giro d'Italia si fa ancora più stretta e tortuosa) ci guiderà verso la sommità rocciosa caratterizzata da rocce grigie che affiorano da una terra di color rosato (foto 11) che vedremo via via sovrastate dall'imponente punta dall'aspetto dolomitico a far capolino. Giunti al bivio in cima (foto 12) a fronte di una vicina roccia frastagliata alla nostra destra e a ridosso della stretta via, guadagniamo la sommità del dosso a sinistra, rappresentante di fatto il punto dove il Colle di Valcavera si affaccia sul pittoresco altipiano della Gardetta (foto a lato) e in basso sul Colle di Bandia che attraverso uno sterrato difficile si inerpica da Sambuco. Anche la via verso l'altipiano è sterrata e si snoda attraverso molti chilometri leggermente ondulati sino al Passo della Gardetta consentendo di scendere su asfalto verso la Val Maira e Canosio attraverso il Colle del Preit (vedere la scheda relativa). Riprendendo invece pochi metri prima dal bivio, una direttrice -che si snoda per poco più di un migliaio di metri che esordiscono su pendenza moderata per poi impennarsi appena prima dello scollinamento- denominata con il sinistro nome di Colle dei Morti (la scheda relativa è presente nel menù laterale) aprirà la via al Colle di Fauniera, dal quale ci si potrà calare a Castelmagno, chiudendo attraverso la Val Grana un magnifico anello in poco più di quattro ore. [FB] |
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LUNG 46 KM (TOT 93) - SAL 24,5 KM - DISL 1589 MT - H 2371 MT - PEND <15% - GIRO 4H 15' - CAT 'O' |