F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
ROYA
BEVERA
VESUBIE
AZUR (1)
AZUR (2)
AZUR (3)
AZUR (4)
AZUR (5)
PROVENCE
HAUTE
>
CAP D'AIL
EZE-SUR-MER
BEAULIEU-SUR-MER
CAP FERRAT
VILLEFRANCHE-SUR-MER
PLACE DU MONT BORON
*
TETE DE CHIEN
GRANDE CORNICHE
EZE VILLAGE
COL D'EZE
COL DE VILLEFRANCHE
FORT DE LA REVèRE
MAPPE NON DISPONIBILI
Provenienti da Villefranche-sur-Mer, superata dall'alto la zona portuale e la celebre "rada" (foto 1) imbocchiamo la salita, posta immediatamente sulla destra, seguendo l'indicazione per il Fort Alban e la zona relativa alla PLACE DU MONT BORON Si tratta in pratica di guadagnare la quota del Fort Alban altrimenti raggiungibile dalla salita per il Parco del Mont Boron, attraverso una salita alternativa che permette, attraverso agili tornanti, un'altezza di tutto rispetto (foto 2) affacciandosi sempre sulla rada, sino ad una piazzetta dove incrociamo l'altra salita proveniente dal lato nizzardo. Chiaramente non lesiniamo dal proseguire ancora per un chilometro e mezzo circa, per poter ammirare dal Fort du Mont Alban (foto 3) lo splendido panorama sulla città di Nizza (foto 4) da una terrazza di tutto rispetto che ce la farà ammirare in tutta la sua grandezza. Di qui non resterà che ripiegare riportandoci al bivio (sulla destra si scenderà verso la periferia della città nizzarda) guadagnando, seguendo la via principale, la basse corniche. Di un certo appeal per gli scalatori, il Col de Villefranche che culminerà nell'imbocco della "Grande Corniche" (strada panoramica che percorre il costone sino alla Turbie da un'altezza di quasi 400 metri) costituirà una via di ritorno alternativa verso Menton e l'Italia. Il Fort Alban (foto a lato) costruito verso la metà del 1500, uno dei pochi risalenti al XI° secolo così bene conservati, è collocato in cima ad una collina posizionata tra il golfo di Villefranche e Nizza. Teatro di numerose battaglie del passato, fu postazione privilegiata di trasmissioni militari durante la Seconda Guerra Mondiale, prima dagli italiani e poi dai tedeschi, e in anni più recenti acquisito dal Ministero della Cultura con sede a Parigi e riceduto a Nizza nel 2007 per il prezzo simbolico di "un euro". [FB]
DATI NON DISPONIBILI