F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

CICIU DEL VILLAR
SANTUARIO DI RIPOLI
SANT'ANNA DI ROCCABRUNA
CELLE MACRA
SAN MICHELE PRAZZO
CHIAPPERA

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PRIMAVERA AUTUNNO

COLLE SAN GIOVANNI
PRATO CIORLIERO
COLLE DEL PREIT
COLLE DI ESISCHIE
ELVA
COLLE SAMPEYRE

1/12    2/12    3/12    4/12   >

M A P P A L E      P R O F I L O

   
     

 

Il  COLLE D'ESISCHIE  (2300 mt) è il punto più alto dove la Valle Maira comunica con quella Grana. La salita non è in sé durissima ma piuttosto in virtù dell'estrema lunghezza (che conta ben 23 km da Ponte Marmora, ai quali vanno sommati i 52 da Borgo, attraverso la ben nota via di Vallera-Montemale e imbocco della vallata a Dronero) che si ricorda questo percorso, in termini leggendari. Giunti a Ponte Marmora (dopo 2 ore in sella) trascurando il secondo bivio per il Elva, a un paio di km da quest'ultimo (all'altezza della centrale idroelettrica) si svolta a sinistra risalendo il vallone e costeggiando il torrente. Dopo una prima strettoia la pendenza si fa più accesa ed è all'uscita dalla seconda delle due gallerie che il vallone si apre in ampi prati verdi. Al bivio per Canosio e il Colle San Giovanni sulla destra, si procede per contro a sinistra, risalendo per alcuni facili tornanti che in breve conducono al pregevole abitato di Marmora (foto a lato) prima tappa di questa impegnativa ascesa. Verso l'Esischie, la salita prima molto pedalabile contando di tratti addirittura in falso piano (foto 1) si farà via via più impegnativa incontrando sulla via alcuni bivi diretti verso alcune borgate che andranno ignorati, su uno sfondo che riunirà il Colle San Giovanni e la parrocchia di Serre Superiore (foto 2) spingendosi -sul fronte estremo- dal Chersogno sino al Colle di Sampeyre (foto 3) alle cime della Val Varaita e in giornate serene addirittura quella Po con il Monviso. Di lì a poche decine di metri una casetta rosata dal tetto in lose sarà il nostro secondo punto di riferimento con la sua fontana-abbeveratoio a rappresentare l'unico spunto per approvvigionarsi agevolmente di acqua. Sarà meglio se si disporrà quindi di un paio di borracce. La carreggiata procede in bilico su strapiombi (foto 4). Inizia così la terza frazione, dopo un'interminabile sequenza di tornanti con strappi durissimi fra...  >CONTINUA 2/3

 

LUNG 74 KM (TOT 120) - SAL 23 KM - DISL 1700 MT - H 2300 MT - PEND <15% - GIRO 5H 20' - CAT 'O'