F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA BEVERA NERVIA1 NERVIA2 VERBONE SASSO ARMEA ARGENTINA PRINO ARROSCIA IMPERO MARO DIANESE NEVA

 

 

CAPO MORTOLA
LATTE
CALANDRE

PORTO DI VENTIMIGLIA
MARINA SAN GIUSEPPE

TRA LE DUE FOCI
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PRIMAVERA

PORTO DI BORDIGHERA
MADONNA DELLA RUOTA
OSPEDALETTI
CAPO NERO
PORTO DI SANREMO
SPIAGGIA LA VESCA

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPA NON DISMPONILE

   
 

"Balzi Rossi-Capo Mortola-Latte"

 

 

Sempre a bordo di un kayak in zona Capo Mortola, proseguendo verso Ventimiglia e quindi a est, superata la propaggine del capo che si protende verso il mare, schivando le rocce affioranti, puntiamo verso la cosiddetta Baia di  LATTE  (foto 1). Di qui si percorre l'intero profilo della costa, in un sito che per la mitezza del clima e l'amenità del territorio, fin dall'antichità è stato sede di splendide ville nobiliari (foto 4) trovandoci poi a rimirare la vallata dietro alla succitata frazione di Ventimiglia (foto 2) dove ha la foce il "Rio Ruasso", oggi chiamato Rio Latte, nella piana alluvionale dovuta ai depositi lasciati dal torrente Bevera, che qui vi sfociava in era preistorica. Ben visibili da questa posizione il viadotto autostradale e le alte borgate di Sealza e Sant'Antonio, a alla stessa altezza è localizzabile sulla destra (ma non visibile, perché celata dal costone a fronte) la borgata di Calandri.  Proseguendo ad est navighiamo verso lo stabilimento balnerare di Villa Eva (foto 3) sede del contestatissimo famigerato "muro di Latte". Dal 1974, il paesaggio e la gente di Latte fanno parte di molte trame nella produzione letteraria di Nico Orengo, il quale trascorse nel Ponente del territorio ventimigliese tutta la sua fanciullezza ed al quale era molto legato, in un'attenta salvaguardia dalle speculazioni gratuite. In questa spiaggia sarà comunque garantito un approdo per il nostro mezzo. Poco più in la ancora una specie di penisola, non propriamente assimilabile ad un "capo", presenta un elemento più 'selvaggio'. Raccomandata anche qui una particolare attenzione per le rocce affioranti, ben visibili a pelo d'acqua (foto a lato). Doppiando questo lembo di terra sul mare muterà completamente lo scenario, permettendoci di affiacciarci verso le lunghe spiagge delle Calandre, con la sua sabbia fine a garantire il facile approdo per il nostro mezzo, anche nella parte più orientale a garantire una privacy invidiabile. [FB]

 

LUNG 2,75 KM (TOT 4,5) - GIRO (A+R) 2H