F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<  ROYA  BEVERA  NERVIA 1  NERVIA 2  VERBONE  ARMEA  ARGENTINA  PRINO  ARROSCIA  IMPERO  DIANESE  LERRONE

 

 

CICLABILE CAMPOROSSO
SAN GIACOMO DI CAMPOROSSO
COLLA BELLA
STRADA TERRE DEL MISTERO
BERZI
GOLA DI GOUTA

_________________
PRIMAVERA
AUTUNNO

MARGARIA DEI BOSCHI
MONTE MORGI
COLLA LANGAN
LAGO DI TENARDA
COLLE MELOSA
RIFUGIO MONTE GRAI

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
     

 

Dal crocevia che troviamo poco dopo il Rifugio di Gola di Gouta è possibile continuare anche per due chilometri, questa volta in discesa, per la zona verdeggiante e soprattutto pianeggiante nota come la  MARGARIA DEI BOSCHI Occorre subito precisare che la strada su asfalto terminerà proprio in corrispondenza di questo sito, e bisognerà quindi risalire i due chilometri per Gola di Gouta. La via è subito più stretta (foto 1) e l'asfalto non ottimale è meglio affrontarlo a bassa velocità. Giunti in fondo (foto 2) ci si trova in un altipiano (posto all'incirca a 1000 metri sul livello del mare) sito in una conca verde (foto 3) contrappuntata di mille specie di fiori. Un torrentello discende dall'alto a formare alcune pozzette (foto 4). Un sentiero in mezzo al prato raggiunge entro poche decine di metri la cappelletta (foto a lato) della Margaria dei Boschi. L'abetaia di Monte Gouta è famosa in tutta la Liguria, così prossima al mare, eppure ai piedi del Monte Toraggio, dove si mescolano specie mediterranee ed alpine. L'escursione si svolge nel bosco di Gouta al fresco del bosco di abete bianco (Abies alba), dove gli alberi qua e là ospitano loro malgrado il vischio (Vìscum album), pianta parassita che vive sulle loro chiome e produce appiccicose bacche, ghiotte per gli uccelli. Da Margheria dei boschi si alternano abetine a boschi di pino silvestre (Pinus sylvestris) ed in vicinanza delle case si estendono piccole radure erbose ricche di salvia, lupinella trifogli, festuche. In leggera risalita si transita al cospetto di Margheria Gion e si osservano ginestre, rose selvatiche, aceri e sorbi montani. Poi l'incontro inaspettato con una pianta speciale, la belladonna (Atropa belladonna) molto velenosa ma ancora usata a scopi terapeutici. Ripiegando con la nostra bici da corsa, risaliremo per due chilometri per ripercorrere i 1000 metri di dislivello suddivisi nei 14 chilometri sino al fondo valle. [FB]

 

DIST (DA GOLA DI GOUTA) 2 KM (TOT 4) SAL 2 KM - H 1000 MT - PEND <12% - GIRO 15' - CAT MD