F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

CAPPELLA SAN GIUSEPPE
EREMO DI BELMONTE
COLLETTA DI ROSSANA
CASTELLO DEL ROCCOLO
CASTELLI DI COSTIGLIOLE
COLLETTA DI ISASCA


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LEMMA
SANTUARIO DI VALMALA
SANT'ANNA DI BELLINO
CHIANALE
COLLE DI SAMPEYRE
COLLE DELL'AGNELLO

<   5/12    6/12    7/12    8/12  >

M A P P A L E      P R O F I L O

   
     

 

 <SEGUE  ...preludio al terzo brano che s'inaugura passando all'altro capo del massiccio montuoso (foto 5) tramite un passaggio a zig zag che ricorderà, anche per il panorama che vedrà ancora per molto l'abitato di Sampeyre sul fondo (foto 6) la salita del Monte Rey in valle Gesso. A questo punto agili tornanti si sommano, l'uno sull'altro, giungendo in breve nei pressi di un enorme pianoro sempi-spoglio ma che rivela già in alto la prima grande concentrazione di pini. Passando su un ponticello (l'acqua, fortunatamente non manca in questo versante del colle) la pendenza procede ancora costante e in corrispondenza del Rifugio Meira Garneri (a quota 1850 mt) dove la seggiovia che ancora ci faceva compagnia (foto 7) giunge al suo capolinea: inizia l'ultima parte dell'ascesa. Un'ultima veduta su Sampeyre che ci ha accompagnato per buona parte della salita (foto 8) e, dopo nuovi tornanti nella pineta, lo scenario muta in modo radicale. I pini si fanno radi e la vegetazione è più propriamente quella che s'incontra in alta montagna: pietraie, erba corta e molti fiori variopinti. Ci avviciniamo infatti ai 2000 metri, in procinto di superarli ulteriormente. Inoltre, si rivela all'orizzonte il grande invaso di Pontechianale con lo sfondo del Colle dell'Agnello (foto 9). La via verso la cima si fa più tortuosa, con alcune curve a gomito, ed è proprio all'uscita dell'ultima di queste che finalmente scorgiamo l'ultimo chilometro e mezzo: si passa ora all'ennesimo ed ultimo crinale del massiccio (foto 10). Una rapida occhiata sull'incantevole scenario sottostante (foto 11) e si è in vetta: a 2284 mt una scultura verde in ferro con in cima una statua della Madonna guarda verso la valle Varaita e il Monviso (quando visibile) e dopo qualche metro in sterrato si può ancora buttare uno sguardo sul lato terminale della valle (foto 12). Per lo scollinamento in val Maira: indicata la discesa verso San Martino e Stroppo. [FB]

 

LUNG 79 KM (TOT 146) - SAL 16 KM - D+ ??? D- ??? MT - H 2284 MT - PEND >10% - GIRO 6H 30' - CAT 'D'