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CAPO SANT'AMPELIO MAPPE NON DISPONIBILI |
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Il Principato di Serborga domina da 500 m.s.l.d.m. l'entroterra di Bordighera. Poco prima del Capo Sant'Ampelio si svolta a sinistra e quindi subito a destra, dove inizia immediatamente la salita. Si guadagna in breve il belvedere sulla cittadina (foto 1) e al primo bivio si consiglia di imboccare la via panoramica sulla destra, meno trafficata, che affacciandosi sui terrazzamenti ad est (foto 2) procede verso la frazione di SASSO (foto 3). Di lì a poco ci si ricongiungerà con la strada principale che guarda verso l'autostrada (foto 4) e di lì si confluirà nella sopracitata Sasso. Costeggiata l'antica chiesa (foto a lato) e la piazzetta paesana si procederà in direzione Seborga. A questo punto occorre spendere due parole sul presunto "Principato" dell'entroterra ligure. A partire dagli anni cinquanta del XX° secolo alcuni membri della comunità di Seborga rivendicarono un'indipendenza dalla Repubblica Italiana, in virtù di un presunto antico status di Principato di cui la località anticamente avrebbe goduto, ritenendo non valida l'annessione al regno di Sardegna. I cittadini di Seborga avrebbero perciò eletto anche un "principe" con funzioni prettamente simboliche, coadiuvato da un consiglio di 9 ministri, privi di potere legale. Il "Principato" avrebbe anche coniato poi una "moneta", chiamata Luigino (nome ispirato a quello delle monete coniate nel XVII secolo), senza alcun valore legale, ma utilizzata come buono spendibile in città (il valore dato al cosiddetto "luigino" è fissato in 6 dollari statunitensi). Seborga ha anche proprie "targhe automobilistiche" che, però, non possono essere utilizzate se non a latere di quelle italiane. Vengono poi distribuiti ai richiedenti "passaporti" e "patenti di guida" recanti l'effigie e i timbri del "principato", che hanno unicamente funzione folcloristica e di promozione turistica. [FB] |
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DATI NON DISPONIBILI |