F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA ROYA2 BEVERA VESUBIE AZUR AZUR2 AZUR3 AZUR4 PAILLON PAILLON2 VAR LOUP AZUR5 AZUR6 ESTERON TINéE

 

 

CAP D'AIL
EZE-SUR-MER
BEAULIEU-SUR-MER
CAP FERRAT
PHARE DU CAP FERRAT

VILLEFRANCHE-SUR-MER

CITTADELLA DI SANT'ELMO


TETE DE CHIEN
GRANDE CORNICHE
EZE VILLAGE
COL D'EZE
COL DE VILLEFRANCHE
FORT DE LA REVèRE

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
 

"Confine di Stato-Monaco-Cap d'Ail-Eze-Beaulieu-Villefranche"

 

 

La    CITTADELLA DI SANT'ELMO  situata a Villefranche-sur-Mer è un monumento storico situato all'interno di un più ampio complesso architettonico militare comprendente il Fort du Mont Alban, la torre Saint-Hospice di Saint-Jean-Cap-Ferrat e le batterie di Beaulieu-sur -Mer. Questo sistema costituiva un insieme difensivo attorno al porto reale di La Darse, porto militare degli Stati Savoia. Costruita nel XVI secolo, la cittadella di Villefranche è uno dei primi esempi di fortificazione bastionata in Europa. Sembra che i lavori siano iniziati già nel 1550, almeno per la parte prospiciente il mare. La data 1554 è incisa sull'arco dell'imbarcadero della cittadella; La prima parte dei lavori si è svolta sul lato mare perché si pensava che da lì provenisse il principale pericolo turco-barbaresco. Costruita su un rilievo roccioso, la cittadella deve il suo nome "Saint-Elme" da un'antica cappella presente in questo luogo prima della costruzione. Il sito, di circa 3 ettari, è scosceso e in pendenza secondo la pianta irregolare e trapezoidale dell'edificio. Nel 1965 la città di Villefranche-sur-Mer lo acquistò dallo Stato e l'11 marzo 19687 fu classificato monumento storico. Dopo le esitazioni sul futuro dell'edificio, un nuovo comune diretto da Joseph Caldéroni, sostenuto dall'associazione "Rinascimento della cittadella" presieduta da André Cane, ha deciso di restaurare il sito e installare attività di interesse generale: amministrativo, artistico, culturale . Lo sgombero è stato seguito da lavori di riparazione iniziati nel 1979. Vengono inoltre effettuati rilievi archeologici che consentono di riesumare i resti legati all'originaria vocazione militare del monumento. Giunti a Villefranche occorre discendere la strada (foto 1) che scende verso le spiagge e il porto (foto 2) e quindi svoltare in direzione della fortificazione (foto 3, 4). Uno stretto passaggio permette poi di costeggiare l'alto muro di cinta (foto a lato). [FB]

 

DATI NON DISPONIBILI