F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
ROYA BEVERA
NERVIA1 NERVIA2 VERBONE SASSO ARMEA ARGENTINA PRINO ARROSCIA IMPERO
MARO
DIANESE
NEVA
DOLCEACQUA
ISOLABONA
ROCCHETTA NERVINA
COLLA DI CAMPOROSSO
APRICALE
LUTTU
PONTE PAU
PIGNA
CASTELVITTORIO
BUGGIO
SAN MICHELE DI PERINALDO
BAJARDO
SAN GREGORIO DI BAJARDO
MAPPE NON DISPONIBILI
"Rocchetta Nervina-Ponte Cin-Ponte Pau"
Il vallone di Rocchetta Nervina, scavato dal rio che ospita i celebrati LAGHETTI DI RIO BARBAIRA conduce, alla sinistra orografica dello stesso ai più lontani Ponte Cin e PONTE PAU Dopo aver raggiunto il primo, dopo circa un'ora di cammino per mezzo di una mulattiera molto stretta, non di rado ritagliata su burroni di cui non si vede quasi il fondo (foto 1) riepieghiamo sul sentiero prima del bivio (foto a lato) e procediamo sino al bivio successivo. Classificabile come la 2a tappa del "Giro dei tre Ponti" (Ponte Cin, Ponte Pau, Ponte Santa Lucia) completabile passando per la Cima del Monte Terca tramite il "Passo della Croce", si procederà sulla mulattiera nuovamente al di fuori del sottobosco a rivelare ancora ciò che rimane delle vestigia di vecchie abitazioni (foto 2). Questione di un quarto d'ora e si scorge il nuovo bivio, con un cartello che indica la digressione per il "Ponte Pau". Questo, assai più imponente del precedente domina una pozza d'acqua di discrete dimensioni (foto 3) meta di turisti in estate in cerca della frescura delle acque dolci. Attraversato il monte, il nostro sguardo si spinge sino al Monte Abellio (foto 4) dalla caratteristica forma conica. Monte sacro agli antichi liguri e ai celti, situato ad un'altitudine di 1000 metri sullo spartiacque tra la valle Nervia e Roya, nonché "sito di interesse comunitario". Il toponimo sembrerebbe ricondurre ad un "Monte delle Mele", dove sarebbero stati colti i frutti che venivano usati come ingrediente acidulo nella produzione dell’idromele, la “bevanda degli dèi”, utilizzato durante le cerimonie celtiche. Inoltre, è uso comune considerare le montagne per gli antichi, come il rifugio per gli spiriti dei defunti e forse, addirittura come tomba degli antichi capi. Il melo è poi l’Albero simbolico della Conoscenza salvifica che conduce all’immortalità in tutte le culture del mondo antico. Ripiegando sino al bivio si potrà proseguire l'ascesa per il Monte Terca. [FB]
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