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DOLCEACQUA
ISOLABONA
ROCCHETTA NERVINA
COLLA DI CAMPOROSSO
PIGNA

APRICALE
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INVERNO ESTATE AUTUNNO

CASTELVITTORIO
BUGGIO
GOLA DI GOUTA
BAJARDO
COLLA LANGAN
LAGO DI TENARDA

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
     

 

 CASTELVITTORIO  analogamente all'ultimo avamposto abitato della Valle Nervia, Buggio (prima che la strada finisca dopo qualche centinaio di metri) si trova confinato sulla cima ad una valletta boscosa (foto 1). La bassa valle è legata a Genova a partire dalla metà del XIII° secolo, mentre la media valle vede in Dolceacqua il centro principale di un marchesato tenuto per secoli dalla dinastia dei Doria. Più a monte troviamo proprio Pigna e poi Buggio, dei Savoia a partire dal 1388, per contro a quel Castelvittorio ancora retaggio genovese. Lungo il Nervia si rincorrono le colture pregiate dei fiori e dell'olivo. A Pigna sono le chiese a rappresentare un motivo di richiamo. Prima di entrare in paese, isolati, si trovano i suggestivi resti di San Tommaso, databili al secolo XI°, con un abbandono che data dal VIV° secolo in avanti: tutto a vantaggio della chiesa in paese dedicata a San Michele. Citata a partire dal XIII° secolo, è stata ricostruita in due fasi, fino al 1570. Conserva il grande polittico del 1500 di Giovanni Canavesio (1482). Questi ha  dipinto anche quasi tutto l'interno della chiesa cimiteriale di San Bernardo recentemente riportata agli antichi splendori Famosa per le sue acque termali che vengono sfruttate ampiamente. Pigna rappresenta l'ultimo centro per lanciarsi alla conquista delle cime delle Alpi Liguri, quali la Colla Langan e ancora più in alto il Colle Melosa. Le digressioni verso Castelvittorio e Buggio (foto 4 e a lato) possono rappresentare l'occasione per gite più accessibili, disponendo di poco tempo, o comunque se intraprese in condizioni climatiche non del tutto favorevoli. Lo stato dell'asfalto è più che buono e ripiegare per la valle garantirà comunque un rientro nel lungo mare di Ventimiglia relativamente breve, considerato anche il traffico ridotto. Da Castelvittorio si può anche ascendere a Bajardo, tramite la dura salita di San Gregorio. [FB]

 

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