F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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TENDE
COL DE TENDE
LA BRIGUE
GRANILE

BERGUE SUPERIEUR
LAC DES MESCHES
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ESTATE AUTUNNO

GORGES DE SAORGE
SAORGE
MAURIOUN
BREIL-SUR-ROYA
LIBRE
COL DE BROUIS

<    5/8    6/8    7/8    8/8

P R O F I L O

   
     

 

Scendendo dal versante francese del Colle di Tenda si giunge alla cittadina omonima. Tenda, prima della ridisegnazione dei confini dopo la Seconda Guerra Mondiale ancora comune cuneese, è posta a 816 mt di altitudine, primo vero centro abitativo, dopo Vievola, della Val Roya. Cinta da una catena rocciosa imponente che rivela caratteristiche cappelle poste in siti improbabili tra guglie di pietra a strapiombo e raggiungibile solo tramite ferrate o ponti sospesi, annovera la cosiddetta "Valle delle Meraviglie" posizionata al di la del Colle di Tenda versante italiano, dove sono presenti pitture rupestri e graffiti preistorici risalenti all'età del bronzo. Sulla parte alta della città, edificata a terrazze svetta quel che resta del Castello dei Lascaris (stessi nobili del tredicesimo secolo che fecero edificare il gemello, ancora parzialmente in piedi a Vernante) e sull'unica torre sopravvissuta all'abbattimento sul finire del 1600 svetta l'orologio. Lasciando l'abitato con alle spalle il colle ormai lontano si può discendere la valle attraversata dal torrente Roya per mezzo di una carreggiata molto ampia nel primo tratto che tende tuttavia a restringersi una volta superata la frazione di San Dalmazzo di Tenda e Fontan in vista delle suggestive e tortuose  GORGES DE SAORGE  (foto 1,2,3) sorta di canyon eroso da un corso d'acqua oggi regolato anche da una centrale idroelettrica fattosi strada nel corso dei millenni attraverso rocce che ricordano la via per Elva in Val Maira. Per giungere al centro più grande di Breil occorreranno esattamente 20 km da Tenda dopo lievi discese e lunghi falsipiani (foto 6) strettissime curve a ridosso di rocce (foto 7) su cui spesso poggiano i ponti della ferrovia (foto 4) e passando in alcune gallerie di recente fattura che ne hanno limato una certa asperità, sino alle aperture in vista di Breil (foto 8). Prudenza in salita e discesa, e occhio al traffico di auto e mezzi pesanti, sovente intenso. [FB]

 

* DATI NON DISPONIBILI *