F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

VALLORIATE
DEMONTE
COLLI DI MOIOLA
MADONNA DEL PINO
MADONNA DEL RONVELLO
SAN GIACOMO DI DEMONTE
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ESTATE AUTUNNO

SAMBUCO
PIAN DELLA REGINA
PRATI DEL VALLONE
COLLE DELLA MADDALENA
COLLE DI VALCAVERA
COLLE DEI MORTI

1/12    2/12    3/12    4/12   >

M A P P A L E

   
     

 

L'ascesa verso i  PRATI DEL VALLONE  consta di 5 km, occorre però prima risalire l'intera media Valle Stura sino a Pontebernardo. Abbandonata la solita strada militare per ricongiungersi alla statale 21 per il Colle della Maddalena all'altezza di Vinadio si procede per Pianche e quindi per Sambuco. Lasciato alle spalle quest'ultimo (entrambi i paesi sono solamente sfiorati dalla statale) si transita per Pietraporzio (foto 1) caratteristica località dal suo laghetto artificiale e già sullo sfondo si nota il vallone laterale che risale verso la conca che incornicia i "prati", oggetto di questa gita. Raggiunta perciò dalla statale (foto 2) la località di Pontebernardo (quota 1492, 45 km da Borgo San Dalmazzo) adagiata ai piedi delle imponenti "barricate" (fronte roccioso che delimita l'altipiano della Gardetta formatosi nell'era glaciale dall'innalzamento di un fondale marino, ora adornato da verdi praterie e laghi alpini) appena prima di entrare nel paese (quando già la strada assumeva i connotati del tipico valico italo-francese) si procede sulla sinistra per mezzo di una carreggiata più stretta ma dall'ottimo manto stradale risalendo il vallone laterale. Un cartello vieta ai motociclisti il percorso, forse per non disturbare la quiete della fauna protetta. Una prima rampa si addolcisce di lì a 200 metri, quando una prima coppia di tornanti consente di salire con destrezza e si è subito, immersi in una fitta boscaglia di pini appuntati come spilli in un mezzo a grossi massi sparsi un po' ovunque. Parecchi rigagnoli scorrono alla destra del massiccio, tanto che appare evidente il rischio smottamenti in caso di violenti temporali. Si percorre una ripida rampa per qualche centinaio di metri (foto a lato) e quando s'inizia a faticare viene in soccorso una curiosa serpentina di tornanti (foto 3) che consente in breve (risalendo quasi a spirale) di raggiungere il bivio per per la colonia di "Murenz"...  >CONTINUA 2/3  

 

LUNG 48 KM (TOT 96) - SAL 5 KM - DISL 1339 MT - H 1702 MT - PEND <15% - GIRO 3H 45' - CAT 'MD'