F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<  ROYA  BEVERA  NERVIA 1  NERVIA 2  VERBONE  ARMEA  ARGENTINA  PRINO  ARROSCIA  IMPERO  DIANESE  LERRONE

 

 

VENTIMIGLIA ALTA
GRIMALDI SUPERIORE
MORTOLA SUPERIORE
SEALZA

MONTE BELLENDA
COLLA SANT'ANTONIO
_______________
PRIMAVERA ESTATE

CALANDRI

VILLATELLA
TORRI
CASTEL D'APPIO
SEGLIA
VARASE

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
     

 

Il  CASTEL D'APPIO  fu un'antica fortificazione di Ventimiglia, dominante la valle di Latte e del Roja. Secondo antiche tradizioni la denominazione Appio deriverebbe dal console dell'Impero romano Appio Claudio, colui che nel 185 a.C. riuscì a sottomettere la popolazione dei Liguri Intemeli nella conquista nel ponente ligure. La prima documentazione ufficiale risale al 1140, quando il castello fu eretto per volere della Repubblica di Genova poco dopo la prima occupazione di Ventimiglia. Nel 1318 l'improvviso attacco di Roberto d'Angiò contro i Ghibellini della città intemelia costrinse i secondi ad asserragliarsi all'interno del castello, cedendo poco dopo alla vittoriosa avanzata dei Guelfi. Fra il XVI° e il XVII° secolo Castel d'Appio fu abbandonato a favore del sottostante Castelvecchio, l'odierno Forte San Paolo, preferito rispetto all'originario castello poiché situato in una posizione più conveniente. Castel d'Appio ritrovò un ruolo durante la guerra di successione austriaca. Il castello perderà negli anni successivi importanza, tanto da venire quasi del tutto smantellato. Del maniero rimane un residuo muro angolare a sud (foto 3) molto probabilmente delimitante l'allora perimetro della cinta difensiva, e della torre pentagonale restano visibili quattro dei cinque lati originali (foto 1 e a lato) mentre all'interno della cinta del castello (foto 2) sono conservati i resti dell'ampia cisterna d'epoca romana. All'interno dell'irregolare cinta muraria (risalente al XIII° secolo) sono conservati i ruderi del mastio poligonale che costituiva il principale elemento di difesa. Dominante la baia di Latte e della Mortola (foto 4) è raggiungibile sia risalendo la Colla Sant'Antonio, lato valle Bevera, e la prima erta a destra (poi, sempre diritto) oppure da Ventimiglia Alta (su per il parco, direzione "Riserva") o ancora dalla salita per Seglia e San Lorenzo. E ancora (a piedi) una stretta mulattiera che risale dalla frazione Calandri. [FB]

 

DIST (DA MENTON) 4,5 KM - SAL - 4 KM - H 300 MT - PEND <10% - GIRO 30' - CAT M