F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA BEVERA NERVIA1 NERVIA2 VERBONE SASSO ARMEA ARGENTINA PRINO ARROSCIA IMPERO MARO DIANESE NEVA

 

 

CAPO MORTOLA
LATTE
CALANDRE

PORTO DI VENTIMIGLIA
MARINA SAN GIUSEPPE

TRA LE DUE FOCI

SECCA DELLA MORTOLA


PORTO DI BORDIGHERA
MADONNA DELLA RUOTA
OSPEDALETTI
CAPO NERO
PORTO DI SANREMO
SPIAGGIA LA VESCA

1/4    2/4    3/4    4/4

BALZI ROSSI        BAIA SPECCHI

   
 

"Capo Mortola-Secca della Mortola"

 

 

Prevenendo dal Confine di Stato (foto 1) dinanzi al  >CAPO MORTOLA  scorgiamo una boa di segnalazione (foto 2) posta a circa 300 metri dalla costa). Si tratta del punto che segnala la celebre  SECCA DELLA MORTOLA  riconducibile ad una secca piuttosto estesa sulla quale è possibile effettuare più immersioni. Poggia su un fondale sabbioso e si innalza fino a circa 16-18 metri dalla superficie. Il sommo è costituito da un grande pianoro ricchissimo della caratteristica alga Codium bursa; qui è facile incontrare saraghi, salpe, scorfani, murene e coloratissimi nudibranchi tra cui la Flabellina il Dondice e la Cratena Peregrina. D’estate sono sempre presenti esemplari di orata molto confidenti. Solitamente in primavera questa zona è popolata da moltissime aragoste. Un relitto unico nel suo genere giace a 34 metri, si tratta dell’Elicottero militare inglese Gazelle affondato durante un violentissimo temporale il 9 settembre del 1993. L’elicottero, lungo 9,53 metri, dritto sui pattini, ha ancora la strumentazione di bordo e il numero d’immatricolazione facilmente individuabile. La frequente presenza di correnti favorisce l’incontro con pesce di passaggio come ricciole, dentici, orate e barracuda. Nelle giornate di bonaccia dai paesini di Mortola e Grimaldi si può osservare sulla superficie del mare una grande chiazza chiara: è “A funtana” come la chiamano i pescatori liguri della zona. Si tratta di una sorgente di acqua dolce con una portata notevole: tra i 60 e gli 80 litri al secondo nei mesi estivi e oltre i 100 litri nelle stagioni più piovose tanto che nel 2003 e’ stata costruita una struttura, a forma di clessidra, per incanalare l’acqua. In molti altri punti circostanti vi sono piccole sorgenti d’acqua dolce che sgorgano da fessure nella roccia o dalla sabbia. Con la costa ormai lontana, raggiunta la boa (foto 4 e a lato) non resterà che ripiegare. [FB]

 

LUNG 3 KM (TOT 6) - GIRO (A+R) 2H