F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA1 ROYA2 BEVERA1 BEVERA2 NERVIA1 NERVIA2 VERBONE SASSO ARMEA ARGENTINA PRINO IMPERO MARO NEVA

 

 

COLLA SGARBA
MADONNA DELLE VIRTù
MAGAUDA
COLLETTO DI CIAIXE

TRUCCO
LOCALITà BESSUI


VILLA VORONOFF

PORRA
CHIESA DI SANT'ANTUNIN
TRINITà
COLLA DEI LUPI
VERRANDI
BRUNETTI

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
 

"Confine di Stato-Menton Avenue Aristide Briand-Grimaldi-Torre Saracena"

 

 

 

Il   CASTELLO VORONOFF   o castello Grimaldi (foto 2 e a lato) è un palazzo nella frazione di Grimaldi nel comune di Ventimiglia in provincia di Imperia. Deve tuttora la sua notorietà al fatto che, dal 1925, vi abitò ed operò per anni il noto chirurgo e ricercatore russo Serge Voronoff. Il palazzo venne edificato nell'ultima decade dell'Ottocento, all'interno di un rigoglioso giardino con  >TORRE SARACENA  o della Dogana (o ancora dei Corsi a causa della provenienza della guarnigione che alloggiava), di proprietà del medico inglese J. H. Bennet. L'edificio era impostato su due piani e un attico con tetto spiovente. A sinistra si notava la torretta merlata guelfa, con dieci finestre e una vasta terrazza panoramica. Sopra il pianterreno si osservava un portico con balconata da cui si poteva ammirare il Mar Ligure e una loggia-poggiolo centrale con belvedere. Le finestre della sontuosa villa erano monofore, o anche bifore, con balconcino a castello. Il retro della costruzione era scandito da una teoria di monofore con terrazzini sporgenti ed un elegante portico al piano terra con ampia loggia e veduta sulla riviera francese ed italiana: a destra una raffinata scalinata esterna conduceva ai piani superiori. Il palazzo, che disponeva di vani sotterranei, era dotato di cinta muraria (foto 1,4) e di ingresso con cancellata. L'interno era caratterizzato da un piano nobile ed uno per la servitù e gli aiutanti del dottor Voronoff: nel primo, oltre alle camere di rappresentanza e ad una ben fornita biblioteca, si evidenziava un'ampia sala da pranzo con due pareti di cristallo: una verso la Francia (gli archi ottocenteschi del porto di Mentone) e l'altra verso l'Italia (Ventimiglia e gli oliveti). Tra la vegetazione vivevano uccelli esotici di ogni tipo. Il palazzo, rimaneggiato anche all'interno e spogliato dell'originale mobilia, fu acquistato da una società immobiliare che lo destinò a residence di lusso (foto 3). [FB]

 

* DATI NON DISPONIBILI *